I custodi forestali non potranno essere meno di 130. Via libera al regolamento di Dallapiccola

Da Michele Dallapiccola

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Dopo le audizioni avvenute oggi pomeriggio, la seconda Commissione presieduta da Luca Giuliani ha espresso parere favorevole alla delibera della Giunta sullo schema di regolamento relativa ai custodi forestali proposto dall’assessore Dallapiccola per dare attuazione alla legge provinciale 11 del 2007 in materia di foreste e protezione della natura. A votare sì per la maggioranza sono stati Giuliani, Manica, De Godenz e Tonina, mentre si sono astenuti i tre consiglieri di minoranza Fasanelli, Degasperi e Zanon. L’assessore ha accolto due richieste di modifica emerse dal dibattito, sopprimendo il punto del regolamento in cui si prevede che i custodi si muovono “di norma in coppia” e precisando che i 3.500 ettari di superficie silvo-pastorale da affidare ai custodi comprendono anche i territori di privati.

L’assessore Dallapiccola, prendendo atto delle preoccupazioni di garantire i posti di lavoro dei custodi forestali e dell’obiettivo della tutela del territorio, ha rassicurato circa la volontà della Giunta di farsi carico di queste richieste. La delibera del regolamento sancisce le funzioni dei custodi, le zone di vigilanza, le attività, i piani e la formazione. Quanto all’indirizzo successivo a questa delibera, riguardante l’assetto organizzativo in termini di personale. Anche per i custodi si è deciso di applicare il blocco del turnover per ridurre la spesa corrente. Tuttavia per garantire la custodia del territorio la Giunta ha deciso di introdurre la soglia minima di 130 custodi (che oggi sono 170), per poi procedere ad una ricostruzione delle zone. Quanto alla dimensione di 3.500 ettari, Dallapiccola ha precisato che il regolamento fa esplicito riferimento ad ambiti amministrativi anche se il custode si occuperà delle zone silvo-pastorali. Accolta invece la richiesta di rimuovere la previsione che i custodi forestali si muovono “di norma in coppia”.

Rispondendo ad alcune domande, l’assessore ha spiegato che vi sarà un custode ogni 3.500 ettari di superficie silvo-pastorale, ma le zone di vigilanza legate al territorio amministrativo dei Comuni sono suddivise in aree diversificate a seconda della superficie boschiva. Dallapiccola ha inoltre assicurato che la suddivisione delle zone di vigilanza in zone di custodia, per rapportare a ciascuna il numero dei custodi forestali, avverrà in seguito all’introduzione del regolamento.