PANAROTTA, DEFINITA L’OPERAZIONE DI ACQUISIZIONE DEGLI IMPIANTI DA PARTE DI TRENTINO SVILUPPO

Da Michele Dallapiccola

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 Dopo Lavarone anche gli impianti della Panarotta, la stazione sciistica “fuori porta” dell’Alta Valsugana, vengono acquisiti da Trentino Sviluppo, dando così attuazione alla volontà della Provincia di Trento di sostenere le stazioni sciistiche “minori”, considerate importanti per l’avviamento allo sci di ragazzi e famiglie e al contempo perno di un tessuto economico locale fortemente centrato sull’indotto turistico. La strategia messa a punto dalla Giunta provinciale porta pertanto all’acquisizione al patrimonio pubblico degli asset funiviari – ovvero impianti di risalita ed impianti per l’innevamento artificiale – procedendo al contempo alla privatizzazione delle società di gestione, dalle quali si ritirerà Trentino Sviluppo. 


Nel caso specifico di Nuova Panarotta, Trentino Sviluppo verserà alla società circa 600 mila euro per l’acquisizione degli impianti. Da parte loro i Comuni e la Comunità Alta Valsugana e Bernstol finanzieranno la gestione della stazione con 120 mila euro l’anno, mentre altri 20 mila euro annui saranno garantiti dall’Associazione Albergatori, Apt Valsugana e Consorzio Levico in Centro. Le banche interverranno con una sponsorizzazione straordinaria a supporto della gestione. L’intesa è stata sottoscritta nella serata di venerdì 11 dicembre a Pergine, presso la sede della Comunità di Valle alla presenza dell’assessore al Turismo della Provincia autonoma di Trento Michele Dallapiccola. 


“Il sistema turistico trentino – ha sottolineato l’assessore Dallapiccola – ha dimostrato di poter competere per qualità del servizio e delle infrastrutture sul mercato europeo. E’ compito della Provincia autonoma di Trento innalzare il livello di competitività in tutte le aree, coinvolgendo le realtà locali. Le operazioni di acquisizione, portate avanti con Trentino Sviluppo in questo periodo, rientrano in questo contesto. L’amministrazione pubblica trentino ha tre aree di priorità: welfare, scuola e lavoro. Oggi stiamo intervenendo sul lavoro, perché mettere delle stazioni turistiche nelle condizioni di beneficiare di investimenti in grado di assorbire oneri finanziari, significa liberare altrettante risorse in grado di generare un ritorno in termini occupazionali e di maggiori entrate”.


Molte le firme in calce all’Accordo Quadro che mira a rilanciare la piccola stazione sciistica dell’Alta Valsugana, a testimonianza della quantità e varietà dei soggetti coinvolti. Oltre all’assessore Dallapiccola erano infatti presenti anche il vicepresidente di Trentino Sviluppo Fulvio Rigotti, il presidente di Nuova Panarotta Fabrizio Oss, il presidente della Comunità di Valle Pierino Caresia, i sindaci dei comuni di Pergine, Levico, Baselga di Piné, Frassilongo, Vignola Falesina, Caldonazzo, Civezzano, Sant’Orsola, Fierozzo, Palù del Fersina, Calceranica, Tenna e Bedollo, ed i presidenti dell’Associazione Albergatori di Levico Terme, dell’Apt Valsugana e del Consorzio Levico In Centro. 

Quello appena siglato è l’ultimo passaggio formale di condivisione prima della stipula dal notaio dei singoli atti conseguenti, andando nella direzione indicata dalla Provincia autonoma di Trento con l’approvazione in Giunta, il 26 ottobre scorso, dei nuovi indirizzi affidati a Trentino Sviluppo per gli interventi nel settore degli impianti sciistici. Particolarmente intenso il lavoro condotto in questi ultimi mesi, che ha portato il 27 novembre all’individuazione delle stazioni sciistiche oggetto di intervento, tra cui appunto la Panarotta, ma anche dei vincoli e degli obiettivi strategici alla base di tali operazioni, per arrivare alla formalizzazione l’11 dicembre dei primi due accordi con enti pubblici e soggetti privati coinvolti nelle singole realtà territoriali. 

L’intesa siglata in merito alla Panarotta prevede l’impegno di Trentino Sviluppo a pagare 600 mila euro per l’acquisizione degli asset funiviari che passeranno da Nuova Panarotta, attuale società di gestione della stazione sciistica, alla Spa pubblica che fa capo alla Provincia autonoma di Trento. Il costo dell’operazione è stato quantificato in seguito ad un’apposita perizia e l’esborso monetario di Trentino Sviluppo terrà conto anche dei crediti che la società, già socia di Nuova Panarotta, vanta verso quest’ultima.

Con questa operazione Trentino Sviluppo esce dal capitale sociale lasciando la gestione della società impiantistica completamente in mano ai soci privati. In altre parole, l’infrastruttura funiviaria diverrà pubblica, la gestione privata ed orientata sempre più a criteri di efficienza e contenimento dei costi. 

Acquisiti gli impianti, Trentino Sviluppo li darà in locazione per la stagione 2015/2016 a Nuova Panarotta ma a partire dai prossimi anni si avvierà una procedura ad evidenza pubblica per l’assegnazione della gestione, così come previsto dagli “Indirizzi” provinciali per le stazioni di interesse locale. L’intervento di Trentino Sviluppo è tuttavia vincolato alla riduzione da parte di Nuova Panarotta dei crediti vantati nei suoi confronti da banche, fornitori e altri creditori e al contestuale impegno alla ricapitalizzazione della società per un importo non inferiore a 130 mila euro. 

Da parte loro i 13 comuni e la Comunità Alta Valsugana e Bernstol hanno raggiunto un’intesa che definisce i reciproci impegni inerenti il sostegno finanziario alla stazione sciistica della Panarotta, impegnandosi ad apportare liquidità per 120 mila euro l’anno per un periodo non inferiore a 5 anni.

 Contestualmente l’accordo prevede che Associazione Albergatori, Apt Valsugana e Consorzio Levico Terme in Centro garantiscano un apporto di risorse finanziarie pari a 20 mila euro l’anno. Nuova Panarotta si impegna inoltre a promuovere tra i soggetti del territorio che beneficiano dell’indotto della stazione sciistica un ulteriore intervento finanziario privato, con l’obiettivo di ricapitalizzare la società per almeno 50 mila euro entro il 31 gennaio 2016. Dopo Panarotta e l’accordo sottoscritto anch’esso venerdì scorso con i soggetti pubblici e privati coinvolti nella gestione degli impianti funiviari di Lavarone, nei prossimi giorni toccherà a Brentonico San Valentino, mentre prosegue l’attività di risanamento e rilancio di Folgaria, dove la partnership pubblico-privata è riuscita nell’obiettivo di riequilibrare la società di gestione del comparto.