Michele Dallapiccola
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Governo parziale? Ai territori scontenti, il fato ha offerto la provvidenza Divina.

Da Michele Dallapiccola 13 Settembre 2023

Anche se è trascorso ormai qualche giorno, vorrei tornare a parlare di un fatto avvenuto a latere della manifestazione tutta “rendenera” delle Giovenche di razza locale. A chi segue la politica, al di là degli aspetti zootecnici e turistici, non è certo sfuggito un fatto increscioso. (clicca qui per saperne di più).

I discorsi dal palco di quella parte di esecutivo provinciale che si dovrebbe occupare di promozione delle produzioni zootecniche sono stati interrotti dai fischi di protesta degli intervenuti. Le parole dei due malcapitati amministratori si sono fermate e i due assessori intervenuti se ne sono andati con una reazione non certo all’altezza del ruolo che dovrebbero interpretare. Per certi versi poi, vanno capiti e sostenuti da una dovuta solidarietà istituzionale. In chi ha fischiato, c’è infatti tanta maleducazione. 

Nel frattempo però, vorrei provare a ragionare insieme a voi sul perché sia successo quello che ho raccontato qui sopra. Tra gli allevatori, il clima è sicuramente riscaldato a causa del nulla di fatto sul piano della gestione dei grandi carnivori. Senza escludere che aiuti aggiuntivi alla zootecnia se ne son visti proprio pochi. Chi si aspettava un PSR più consistente è rimasto deluso. E’ inoltre mancata una più decisa e rinnovata modalità di promozione del latte e dei suoi derivati. 

Ma questa giunta “vendicativa”, non si è limitata a scontentare soltanto il comparto zootecnico. In ben più di un’occasione passata si è ritrovata a minacciare dispetti o ritorsioni verso tanti “non amici”. A mio vedere, è stato questo continuo essere di parte ad aver causato omertà e un certo clima di paura ad esporsi politicamente. All’inizio della campagna elettorale si faceva fatica a trovare perfino candidati di opposizione a questi governanti.

Finalmente invece, in questa fase finale di legislatura si comincia a percepire un certo desiderio diffuso di ribellione. Gli scontenti hanno trovato il coraggio di reagire. A Pinzolo maleducatamente, in altri ambiti in maniera più composta ma certo non meno esplicita. Dichiarando insomma il proprio dissenso e la propria voglia di rivalsa. Amministratori locali, volontariato, dipendenti pubblici, imprese e lavoratori attendono il momento elettorale come qualcosa di catartico. Del resto nel segreto dell’urna le minacce non trovano certo luogo.

“Ora comandiamo noi” fu l’incipit di un galvanizzato Savoi in apertura di legislatura. Si tradusse in una sorta di rapporto col territorio ammorbato dalla conta “o con noi o contro di noi”. Il resto si tramutò nei fatti della recentissima storia politica trentina. Populismo: tanto, promesse: tantissime. Risultati concreti davvero pochi. Con un Trentino dalle magagne sempre più allineate a quelle nazionali, in barba all’Autonomia. Sanità, scuola, aiuto ai giovani, solidarietà. Tutto sospeso.

Intanto però, laggiù a destra, qualcosa si è rotto. Una sorta di ribellione, un rigurgito di dignità, una presa di posizione precisa e decisa. La presenza di Divina era l’alternativa politica che attendevano in tanti.

Piaccia o meno, si tenti di sminuirla o di denigrarla, la sua è una bella compagine che ai seguaci di Pontida darà qualche bel grattacapo. Anche perché, quei tredici seggi d’oro conquistati dalla Lega nel 2018 grazie all’onda di Salvini, rimarranno per sempre un meraviglioso ricordo. La fiamma tricolore brucia e asciuga. Disidrata, consuma posti in parlamento e in Consiglio provinciale. La Lega locale ne sconterà le peggiori ustioni. 

La partita Valduga-Fugatti si è di nuovo completamente riaperta. Deciderà il Trentino

13 Settembre 2023 0 Commento
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Politica o amministrazione? Il Primiero si fa coraggio cercando di dissimulare.

Da Michele Dallapiccola 30 Agosto 2023

Non sono trascorse nemmeno 24 ore dalla nostra denuncia sulle scorrette commistioni tra politica e amministrazione, che sulla pagina social del Comune di Primiero San Martino è comparso un comunicato che dal punto di vista istituzionale si manifesta coma un vero e proprio abominio.

In pratica, la Giunta comunale invita pubblicamente a votare il governo provinciale in carica ascrivendo come principale motivazione , quella di aver ricevuto “attenzioni” (contributi?) dall’attuale esecutivo provinciale. 

Al di là del fatto che gli stanziamenti a favore dei territori, oltre ad essere frutto di scelte politiche, sono un diritto dei territori stessi, va segnalato che il Primiero, da questo punto di vista, non è certo all’anno zero. Anzi. Tutte le amministrazioni passate hanno cercato di fare qualcosa. 

Specificatamente rispetto al collegamento San Martino Passo Rolle poi, alla Giunta Fugatti vanno piuttosto imputati cinque anni di lungaggini burocratiche. Il costruendo impianto è rimasto fermo al palo pur con un progetto pensato da tantissimi anni. Per questo, partito con un preventivo di trenta milioni di euro, oggi è in fase di appalto (speriamo?) per sessanta. Con un gravissimo dubbio, tutto buttato sulle spalle della Comunità locale.

Chi gestirà un attrezzo dai simili costi di gestione? Sarà in grado il sistema delle imprese locali di tenerselo in “groppa”? Tutte risposte che, pare, la Giunta Fugatti si è guardata bene dal dare scaricando la responsabilità al tessuto d’impresa locale. 

Accantoniamo però le sopra citate questioni spinose, perché il territorio saprà affrontarle nel migliore dei modi. Intanto sottolineo soltanto il peccato di cinque anni buttati via.

Rimane tutta invece la sorpresa che provoca un’amministrazione comunale che in fondo, a volerla guardare tutta non sta facendo altro che cercare di dissimulare la realtà. Afferma di rifiutare un approccio ideologico politico dove invece di politica ce n’è eccome. 

La tanto decantata come civica, “Lista Spinelli” è in realtà una normalissima lista di destra. Spinelli è infatti regolarmente iscritto da anni alla lega. Ha pellegrinato regolarmente a Pontida e sostiene un presidente della LEGA. Candidato che per altro ha già promesso la vicepresidenza ai destrissimi Fratelli d’Italia. Più destra di così?

E’ più che comprensibile, che poi si voglia far passare per sostegno corale quello di una per altro rispettabilissima figura femminile che però sempre a destra si schiera! 

Nel frattempo, il gossip locale narra delle malcelate intenzioni andate a cattivo fine di un primo cittadino tentato da tempo ad un lancio di se stesso verso piazza Dante. Probabilmente, l’aver tergiversato così a lungo lo ha infine portato a decidere per la desistenza. 

Forse, la questione è connessa agli scarsi risultati che i sondaggi consegnano all’unica lista di Fugatti ancora aperta. Molti chiamati, pochi eletti sembrano il destino dei fedeli di Spinelli, con l’unica certezza disponibile da subito. Le dimissioni da Sindaco. 

Possiamo capire ma non condividere. Qui, la confusione tra il piano istituzionale e quello politico elettorale si fa davvero pesante.

30 Agosto 2023 0 Commento
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La politica delle tribù. Tra sconti e ritorsioni di un mandato legislativo partito coi dispettucci e terminato con qualcosa di peggio.

Da Michele Dallapiccola 30 Agosto 2023

Leggiamo nella testimonianza di colleghi di coalizione che esiste una comune percezione registrata specialmente in fase di raccolta delle adesioni alla candidatura. Tra le persone contattate emerge, spesso piuttosto chiara, la paura ad esporsi politicamente. A parte il fatto che si tratta di un diritto della persona sancito dalla Costituzione, ma tant’è. I più, citano l’evidente attitudine di questo centrodestra al governo del Trentino di porre le persone in difficoltà. Non parliamo di una condizione di ricatto ma quantomeno di pressing psicologico, sì. Basti pensare ai veti incrociati nei quali sono incappati i transfughi della lega approdati in Fratelli d’Italia.

Senza sconfinare in casi eclatanti come quello occorso al povero Dirigente PAT che non volle assumersi a cuor leggero i rischi connessi ad utilizzare un concerto da 120mila persone.

Sembra quasi che questa politica sia stata trascinata ad assomigliare ad uno scontro tra tribù. L’avversario è il nemico, il governare non è più tale, ora si comanda! 

E così anche noi abbiamo più volte raccontato nel recente passato, della ritrovata politica della “magnadora”. Questa giunta provinciale – non abbiamo timore a dichiararlo – ha sottoposto i vari territori ad evidenti disparità di finanziamento anche a seconda dell’appartenenza politica. 

Con, come unico comune denominatore il poco di fatto. I milioni di € assegnati a parole da questo esecutivo in effetti son tanti. Non c’è dubbio. Ma la loro reale “messa a terra” sul territorio si è potuta vedere in pochi limitatissimi casi. Guarda caso a partire da dove è maggiore il consenso del Centrodestra (Valsugana esclusa).

Ma al di là dei risultati, nella definizione delle liste abbiamo potuto constatare alcune correnti di pensiero.

Chi preferisce non esporsi, promettendo comunque un aiuto dietro alle quinte, chi invece reagisce considerando deplorevole questo atteggiamento. E per questo si candida. La pubblica esposizione insomma è vista come atto di dignità di fronte ad una politica che non piace.

Poi ci sono alcuni amministratori locali (pochi per fortuna) che  cambiano orientamento a seconda del governo provinciale in carica. Come se non esistesse un’etica politica ma soltanto i fondi assegnati. Ma possono essere i contributi un modo per comprare le persone, o gli amministratori? Possono essere gli anatemi, le frasi sibilline un modo per scoraggiare eventuali candidature? 

Rispondo con un aneddoto che attinge alla mia storia personale. Dal 2000 al 2005, durante il mio primo mandato di sindaco, mi trovavo in una condizione politica neutrale rispetto al governo provinciale di allora. Tuttavia, la mia minoranza di allora era molto vicina ad un assessore col quale l’empatia personale non era certo alle stelle. Così, per finanziamenti ricevuti, sui 223 Comuni nei quali era suddiviso il Trentino di allora, Civezzano rimase saldamente intorno al duecentesimo posto! Eppure l’azione amministrativa puntuale e la cura dell’ascolto di cittadini (e qualche bel mutuo) permise alla nostra amministrazione di venir confermata con quasi il 60% dei voti. Anzi, permise al sottoscritto di candidare e risultare eletto nella tornata elettorale delle provinciali del 2008. 

Nonostante tutto, Alleanza Democratica Autonomista non ha avuto difficoltà ad individuare propri candidati di qualità. Sia nel suo complesso che in particolare nel nostro Movimento Casa Autonomia.eu.

Questo pensiero però lo ho voluto offrire a chi si recherà alle urne il prossimo 22 ottobre, insoddisfatto dell’attuale governo provinciale. Che sia mai che aveva ragione un vecchio adagio di una Democrazia Cristiana d’antan che rammenta il religioso rispetto di una sua etica politica?

Nel segreto dell’urna c’è solo uno sopra di te che può vedere cosa voti.

30 Agosto 2023 0 Commento
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Sondaggio elettorale per le PROVINCIALI? CasaAutonomia.eu lo fa casa per casa.

Da Michele Dallapiccola 27 Agosto 2023

È stata una settimana importante questa per noi di Casa autonomia.eu. Trasformare il Movimento in una lista che abbia tutte le carte in regola per presentarsi alle elezioni provinciali, richiede una burocrazia molto pesante. Anch’io lo trovo necessario, perché così chi decide di partecipare alla tornata elettorale delle “provinciali” deve essere strutturato e dotato di una squadra seria.

Uno degli elementi fondamentali che la legge richiede è quello di corredare il documento di deposito del simbolo di un elenco di firme comprese tra le 500 e le 700. Queste, devono essere raccolte davanti a un autenticatore. Qualifica che in pratica può essere assunta soltanto da poche persone. Si tratta dei consiglieri comunali, che possono operare sul proprio territorio e di consiglieri provinciali che possono convalidare sull’intera Provincia.

Una curiosa esperienza personale.

Devo confessarvi che all’inizio l’operazione mi spaventava un po’. Lo percepivo come un lavoro impegnativo. Sia perché le firme da raccogliere sono tante, sia perché volevamo evitare di farlo attraverso l’utilizzo di gazebo o la convocazione in un luogo convenuto.

Alla fine, pur faticosa, l’operazione è risultata di veloce esecuzione. Nel giro di una settimana siamo riusciti a raccogliere oltre 600 firme. Più che sufficienti a poter depositare la Lista di MCA.

A livello personale mi sono dedicato particolarmente al mio paese natale di Civezzano. Lì, ne ho raccolte 200, visitando circa 150 famiglie. Casa per casa, in strada o nei luoghi di lavoro.

È stato un po’ come tornare al mio vecchio impegno di Sindaco, a particolare contatto con le persone. È stato molto utile per capire le problematiche del mio paese il suo rapporto con la sua attuale amministrazione comunale.

Mi hanno particolarmente colpito soprattutto le considerazioni relative al comportamento del mio ex-partito e del suo candidato locale.

Per quanto mi riguarda ho avuto la possibilità di chiarire la mia attuale posizione politica che vale sul piano provinciale. In particolare mi sono soffermato sul fatto che l’unica vera ragione che ci abbia costretto a fondare un Movimento.

Come noto, gli autonomisti storici hanno cambiato improvvisamente bandiera, collocandosi inspiegabilmente tra le braccia dei populisti locali e degli statalisti nazionali.

È anche il motivo a causa del quale non ho trovato necessità di chiedere deroghe a un’ulteriore mia candidatura lì dentro. Mai mi sarei sognato di sostenere un partito che finisse per allearsi con i suoi avversari storici di sempre.

Ironia della sorte, a Civezzano, sono pure minoranza comunale. Così gli Autonomisti storici sono amici per la provincia e nemici per il Comune. Magie della politica.

Al di là di queste note di colore, da evidenziare è il messaggio più forte che ho raccolto. Tra le persone contattate, Fugatti e la sua amministrazione non passano. Soprattutto per i danni alla sanità, alla scuola e al settore sociale in genere che la società trentina ha dovuto subire. Ma non solo.

Pesa il problema della gestione degli anziani, del mancato aiuto ai giovani in cerca di una propria stabilità di vita e di un agricoltura abbandonata a se stessa.

A Civezzano (come in altre parti del Trentino) è sentitissimo il problema della flavescenza nella vite e della sofferenza della zootecnia.

Il pendolarismo sottopone il nostro borgo ad uno stress di gestione di servizi piuttosto impegnativo. Le poche risorse assegnate dalla Provincia (specialmente in questi cinque ultimi anni), impegnano l’amministrazione a far salti mortali nonostante la vicinanza alla città.

Non ci sono elementi per mettere in dubbio la necessità di un cambio di passo. I fatti sono chiari, le carte sul tavolo, il 22 ottobre ormai alle porte.

27 Agosto 2023 0 Commento
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Latte di sinistra, Trentodoc di destra? Dalla Giunta provinciale un nuovo metodo di promuovere l’agricoltura trentina.

Da Michele Dallapiccola 26 Agosto 2023

Una parlamentare della Destra trentina ha conquistato la ribalta nazionale mica per le sue battaglie su economia, etica o diritti. Pare le sia bastato citare Giorgio Gaber che racconta cosa è di destra e cosa è di sinistra parlando di se stessa.

Ebbene, la giunta provinciale, ha probabilmente pensato di far proprio questo metodo riuscendo ad andare oltre. L’ha applicato in senso amministrativo al campo delle produzioni agricole locali.

Così ha bollato come di sinistra il latte (da dimenticare) e di destra il Tretnodoc (tutto da promuovere). Insomma col suo solito spirito divisivo, tenuto anche durante tutta la legislatura, ha pensato bene di promuovere le Bollicine trentine sempre più a scapito (tra le altre cose) del povero settore lattiero caseario.

Dopo aver annullato il Festival del latte fin da inizio mandato, nel corso di tutta la legislatura ha poi lesinato anche su tutta la promozione del settore bianco.

Pare, a detta di molti, che a questa giunta sembrasse che in passato si fosse fatto fin troppo. Così, ha pensato bene di concentrarsi invece sul Trentodoc.

Con un festival che pure è una bellissima iniziativa, presenta tuttavia un paio di pesanti difetti sostanziali.

Innanzitutto, come già detto, quello di aver cannibalizzato un altro fondamentale settore agricolo trentino, quello del latte. Un fatto, a nostro avviso sostanzialmente imperdonabile.

Ma il vero “colpo di genio”, la Giunta provinciale l’ha avuto pensando bene di utilizzarlo anche a scopo elettorale. Intendiamoci, sono cose che sono sempre accadute. In questo caso mi sento di dire però che la Lega si è dimostrata cieca a tal punto da rivelare il completo distacco dalla realtà. Pur di utilizzare la kermesse a proprio fine promozional-politico, tra tutte le date dove era davvero possibile passarla, ha deciso bene di collocarla nel pieno settembre.

Alla faccia della destagionalizzazione e del fatto che sarebbe stato un ottimo evento da collocare anche ad autunno inoltrato. Invece no! Eccolo qui fissato in un momento topico per i produttori: nel pieno della vendemmia. Un momento dove le piccole cantine che si dedicano alla produzione, alla promozione e alla commercializzazione si trovano nel pieno della raccolta.

In pratica sarebbe come organizzare un convegno per bagnini a Ferragosto. O un fine settimana dedicato al Mondo dello sci Durante le vacanze di carnevale a Madonna di Campiglio.

Ma molto probabilmente la Giunta provinciale, a queste cose, non ci fa caso e preferisce tirare dritto così. Invece proprio in questi giorni contattando i vari produttori in un periodo di apertura di campagna elettorale si avverte un fortissimo stato di disagio. Sono tutti preoccupati a causa della gravità della situazione provinciale per quanto riguarda le fitopatie. Flavescenza dorata in prima linea.

Magari non capisco, e in fondo quella del festeggiarlo sopra è invece una strategia politica per aiutare i produttori a trascorrere dei momenti lieti e lenire il loro disagio.

26 Agosto 2023 0 Commento
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ELEZIONI PROVINCIALI 2023: a Civezzano sarà derby tra ex sindaci?

Da Michele Dallapiccola 20 Agosto 2023

Non sarà una tornata qualunque quella elettorale del prossimo autunno a Civezzano. Due ex sindaci, della stessa lista civica comunale, la Cives, potrebbero affrontare la kermesse del 22 ottobre. Dopo 20 anni trascorsi lavorando insieme ora si ri-troveranno dentro a due schieramenti completamente opposti. Certo, leali entrambi. Uno al proprio partito di sempre, uno ad un più ampio schieramento, quello del centrosinistra autonomista.

Che è la mia compagine da sempre. Porta avanti valori e rapporti personali storici che valgono a prescindere dalla possibilità di vincere o meno.

La capriola politica il Patt l’ha fatta partire dopo il Congresso ’22. “Pensare fuori dagli schemi” era il motto annunciato. E da lì a trovarsi alleati di Lega e Fratelli d’Italia è stato un attimo. Dopo vent’anni di fortunata alleanza col Centrosinstra, si è tuffato tra le braccia dei suoi avversari di sempre.

La sua improvvida dirigenza prova a giustificarlo col fatto che per contare bisogna governare. Ma siamo in tanti a vederlo solo come espressione di un tipico vezzo degno della peggiore Italia: stare sempre con chi vince.

Al diavolo la coerenza?

Il responso delle urne sarà giudice di una dirigenza che non ha portato le Stelle Alpine ad una scelta unanimemente condivisa e apprezzata. Le premesse lo confermano. Ci sono almeno due tronconi di partito che hanno deciso di non seguirla.

Chi non è d’accordo con le loro scelte potrà infatti votare gli Autonomisti identitari che non candideranno con Fugatti ma con Divina e forse anche in una loro lista indipendente.

L’ala sociale del Partito invece, continuerà in Casa Autonomia.eu. Sarà validata da autorevoli rappresentanti autonomisti storici come Walter Pruner o il Presidente onorario Luigi Panizza.

A Civezzano poi, il salto della barricata del Patt produrrà negli elettori un ulteriore momento di incertezza. Il sostegno provinciale ad una compagine fino ad ora avversaria produrrà localmente un curioso cortocircuito con l’attuale minoranza comunale. Che in pratica rimarrà avversaria degli Autonomisti in Municipio ma loro alleata in Provincia.

Il Bel contrasto da spiegare ai cittadini.

Sotto ai gazebo di Piazza Santa Maria potrebbero finir per brindare persone che i civezzanesi non avrebbero mai pensato di veder bere insieme. I miracoli della politica non finiscono in paese. Alle elezioni provinciali, il Patt locale finirà per collaborare con chi lo ha sempre ostacolato attraverso la politica della “magnadora”. Nello stelluto partito milita infatti il padre spirituale del famoso metodo di attribuzione dei contributi pubblici. È un metodo che ha fatto scuola. Il nuovo rappresentante della stessa compagine politica nella stessa sedia (assessore “ai Comuni”) applica lo stesso metodo. E così Civezzano, in questi ultimissimi anni, gli aiuti provinciali li ha visti col lumicino.

Ben altra cosa rispetto a tutto quello che è arrivato in passato. A seguire, qui sotto troverete alcune immagini delle tante opere che il governo del Centrosinistra ha portato a Civezzano in 20 anni di collaborazione e buon governo.

Io sono leale e riconoscente a questo.

Il “nido”
La nuova Palestra
L’impianto irriguo a Seregnano-Torchio
Il nuovo Parcheggio per la Scuola Materna
La Scuola Materna a Roverè
Alcuni Marciapiedi
Un piccolo aiuto per la Caserma dei VVFF
La sistemazione della strada provinciale a Sant’Agnese
la nuova viabilità presso le Elementari

20 Agosto 2023 0 Commento
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IL POTERE LOGORA… CHI CE L’HA

Da Michele Dallapiccola 19 Agosto 2023

Il Trentino verso le “provinciali” di ottobre, sembra proprio riscrivere una delle più celebri frasi della Prima Repubblica.

Pare che rimanerne al Governo provochi le tensioni e le fratture sempre più disparate. E le compagini di governo sono destinate a presentarsi sempre più frammentate e divise.

È vero che la politica ci ha da tempo abituati ai distinguo e ai particolarismi. Per certi versi sono piena espressione di democrazia. Quando avvengono dentro ad una Coalizione fino a romperla però sono evidente segno debolezza di proposta politica.

E c’è pure chi arriva a far peggio. Il Patt, tanto per citare il più incredibile movimento di questa tornata elettorale.

Anziché ricostruire la sua storica collocazione ha saltato la barricata dell’arco costituzionale, ha distrutto il dibattito interno, provocando un fuggi fuggi generale dentro alle sue fila e provocato la divisione i tre tronconi del suo elettorato storico.

Gli Autonomisti identitari scapperanno dalla Fiamma tricolore a gambe levate, checché ne dica la dirigenza. Avranno ben due opzioni di scelta. Gli Autonomisti con Divina o l’ala sociale con Casa Autonomia.eu. Già forte per altro di tante nuove adesioni.

L’effetto è senz’altro rinforzato da un recente spot televisivo dove a parlare al posto degli Autonomisti storici c’è il capo dei Dorotei. Tanta confusione, tanta attesa, almeno per gli addetti ai lavori.

Perché senz’altro, con la presentazione della compagine di Divina, la partita per le elezioni provinciali di ottobre sì è di nuovo completamente riaperta.

19 Agosto 2023 0 Commento
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La politica, le sagre e le feste paesane.

Da Michele Dallapiccola 14 Agosto 2023

Tempo d’estate, tempo di feste paesane. Sagre di qua, eventi di là e la politica comincia a fare capolino un po’ più del solito. Complice l’avvicinarsi delle elezioni del prossimo ottobre.Eppure, questa provincia leghista ci ha abituato a cinque anni di palchi ben calcati. Sarà stato l’imprinting del Matteo nazionale, sarà stato che era più facile fare quello che stare in ufficio ma se va dato un merito a questo governo provinciale, è quello di esser stato presente sul territorio. Dalle sagre più popolari fino alle feste private, questa lega trentina è andata dappertutto. A mescolare polenta, a tagliar nastri, a fiaccolate per qualsivoglia motivo.

Che per queste ragioni non fosse rimasto nessuno in ufficio a portar avanti la baracca-provincia non è mai stato un problema. O meglio lo comincia ad essere adesso che i guai del Trentino stanno diventando seri. Basti pensare a come sono ridotte sanità e scuola.

Eppure il modello “politico alla sagra” tira ancora. E in questi giorni, di piccoli emuli di questo sistema, se ne vedono in giro parecchi. Che siano vecchi volponi che aspiranti consiglieri, alle tavole imbandite delle vostre sagre di paese, cari trentini ne state sicuramente incrociando parecchi. Fateci caso.

Eppure la sagra per quanto aperta e collettiva è un fenomeno che sa essere anche intimo perché di di comunità. E spesso certe presenze stonano. È il motivo per il quale ad esempio non amo andare dove non ho inviti particolari o non sono mai andato. E il contrario la gente lo nota. Invece, il politico che fa quello per i suoi interessi elettorali stona ed infastidisce.

A chi non ci avesse ancora fatto caso mi permetto di suggerire di continuare a fare così. Perché se un politico o aspirante tale non ha frequentato la comunità della quale calca la sagra fino a questo momento di campagna elettorale, passata la kermesse difficilmente lo si vedrà di nuovo.

14 Agosto 2023 0 Commento
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Valsugana: cos’è rimasto di un’idea di sviluppo?

Da Michele Dallapiccola 6 Agosto 2023

Una buona amministrazione non si misura soltanto dalla quantità di fondi assegnati. Figuriamoci da quelli promessi.

Inoltre, i soldi vanno spesi bene, velocemente e secondo un disegno complessivo che risponda ad un’idea di sviluppo finale coerente con una visione futura del territorio in questione.

E in questo la lega al governo del Trentino è stata davvero campionessa. Di chiacchere, però. Tante, di quelle, miste a selfie, tagli di nastro e partecipazione a sagre e buffet di ogni tipo. Così, l’intensa partecipazione alle attività di territorio ha influito in negativo sull’attività amministrativa.

Se tutti sono in giro a farsi foto, chi sta in ufficio a portare avanti i lavori?

Questo è successo più o meno in tutte le valli. Emblematico il caso dell’H di Cavalese. 36 mio€ cancellati, 5 anni buttati al vento di chiacchiere e procedure di dubbia …beep… In Valsugana le cose sono andate anche peggio che altrove.

La precedente amministrazione provinciale aveva pensato ad uno sviluppo agricolo e turistico sostenibile della valle. Per questo erano stati finanziati asset macro e micro, coerenti con questo più ampio disegno. Quello che non è riuscita a portare a termine, lo ha cancellato la lega: bonifiche a Villa Agnedo, Terme a Levico, ammodernamento Panarotta. Tutto questo insieme di fondi, già stanziati e già impegnati, è stato sostituito da una promessa di finanziamento di allargamento stradale dove la precedente amministrazione aveva appena finito di lavorarci.

Per rimanere in ambito trasporti pubblici, anziché portarne avanti l’elettrificazione la lega ha lasciato la ferrovia della Valsugana chiusa e aperta a singhiozzo.

Gli interventi della precedente amministrazione provinciale.

Senza pensare d’aver con questo esaudito/esaurito i bisogni della popolazione locale, vorrei elencare qui sotto in maniera super sintetica alcune principali voci di interventi attivati.

– finanziato con 10 mio€ il nuovo stabilimento di Sant’Orsola a Pergine

– 8 mio€ circa sono andati al conoide di Susa’ per rinnovo impianto irriguo

– 12 mio€ attribuiti all’intera Valsugana attraverso i fondi Leader.

– 2,5 mio€ alla Panarotta (chiusa con gli attuali amm. PAT)

– 5 mio€ alle terme di Levico (cancellati da questo governo)

– 1 mio€ a Villa Agnedo tra contributi al biogas consortile ma soprattutto per delle bonifiche agrarie cancellate poi dall’attuale governo.

– cito a memoria i circa 3 mio€ assegnati al Tesino per il progetto “aree interne” e destinati allo sviluppo turistico dell’area (ciclabile etc…)

– circa 7 mio€ per allargamento ss47 tra Villa Agnedo e Ospedaletto

– una legge per gestire i lupi, mai attuata dall’attuale governo.

Non cito la valorizzazione e il contributo sugli investimenti ai due principali Caseifici provinciali che raccolgono il.latre in zona (con oltre 10 mio€). La ricaduta di quegli investimenti ha funzionato in aiuto anche alla zootecnia locale (presa invece “a sberle” da questa PAT). Potrei proseguire con la ristrutturazione dell’ospedale di Borgo, pure della nostra legislatura e i tanti finanziamenti di opere di respiro comunale attraverso gli Enti Locali, nonostante la Spending review nazionale pendesse su di noi.

Ho scritto così su due piedi alcune cose. Alle promesse e ai danni che l’amministrazione provinciale in mano alla lega ha inferto alla nostra valle preferisco non pensare.

6 Agosto 2023 0 Commento
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Orso: ancora una volta mancano le informazioni adeguate. A quale esemplare, la responsabilità delle predazioni nelle malghe di Pinzolo?

Da Michele Dallapiccola 31 Luglio 2023

Ancora una volta è la preoccupazione a definire il rapporto di convivenza uomo/orso. Il sentimento della paura di incontri pericolosi infiamma il dibattito nella cronaca e nella politica. 

Il falso attacco avvenuto a Roncone nelle scorse ore ne è un ennesimo lampante esempio. Va subito chiarito che di falso, quell’attacco ha solo l’indicazione tecnica. I due poveri malcapitati infatti, la tragedia se la sono vista passare sopra in tutta realtà. 

Dalla constatazione di questo fatto oltremodo inquietante emerge quanto bisogno di formazione ed informazione possa far comodo ad una popolazione apparentemente lasciata  a se stessa. 

Quanto e in che modo gli abitanti del paese e della località sono stati messi al corrente di quel reale pericolo? Quanto si è mossa la Provincia, soprattutto in questi ultimi tempi, attraverso del personale dedicato ad effettuare dei momenti di sorveglianza, di richiamo dell’attenzione collettiva? E la politica, quanti momenti ha dedicato all’informazione mirata attraverso specifiche campagne o incontri di dibattito pubblico? 

Minimizzare non risolve i problemi

Esattamente come è successo in tutto il Trentino per la questione grandi carnivori. Inoltre, sull’argomento “orso” il Trentino occidentale avrebbe meritato un supplemento di azione e invece si è riusciti a fare pure peggio. Gli episodi e gli esempi non mancano. A titolo di esempio basta prenderne uno in ordine temporale. Riflettiamoci sopra insieme.

Non si è più avuta nessuna notizia al riguardo dell’identificazione genetica degli esemplari responsabili/e delle predazioni nelle malghe sopra l’abitato di Pinzolo avvenute nelle scorse settimane.

Da illazioni che circolano nell’ambiente le tracce genetiche raccolte dai campioni potrebbero appartenere a Mj5. In pratica si tratterebbe dello stesso esemplare responsabile dell’aggressione di Rabbi di questa scorsa primavera. 

Sarebbe molto importante ricevere da parte della provincia le adeguate informazioni. Ma non solo. Anche lungo l’asse delle intere Giudicarie sarebbe opportuno attivare un momento straordinario di sorveglianza e presentazione di tutte le necessarie misure da adottare per proteggersi. Perchè fin quando la Provincia non troverà il modo di esportare o abbattere settanta orsi così come recentemente promesso dal Presidente in persona, quelle enunciate sopra purtroppo, saranno le uniche vere misure da poter adottare. 

Per questo motivo abbiamo voluto interrogare la Giunta per sapere a quale esemplare di orso appartiene la responsabilità delle predazioni nelle malghe di Pinzolo delle scorse settimane?

31 Luglio 2023 0 Commento
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Dopo un po' nella vita, ti accorgi che intorno
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