Da “IL DOLOMITI”: Grandi carnivori, la Lega vuol battere un colpo: nel mirino M49. Lavori in corso al Casteller? Dallapiccola: ”Catturare un lupo? In Toscana è stato un fallimento”

Da Michele Dallapiccola

Riproduzione dal quotidiano “IL DOLOMITI”. Quella del Casteller è una zona destinata agli orsi problematici e attualmente l’ospite è Dj3, terza figlia di Daniza, entrata nella black list perché considerata troppo confidente. Sarebbero stati vani gli sforzi per catturare un lupo: “Sono patrimonio indisponibile dello Stato e dopo bisogna liberarli”

 

Di Luca Andreazza – 28 aprile 2019 – 06:01

Ci sarebbe del movimento al Casteller. L’area è off-limits, ma all’interno ci starebbero apprestando nuove recinzioni. Nel mirino M49 che avrebbe le “ore contate”, candidato ideale a soggiornare tra il Doss San Rocco, le Novaline e MattarelloPerché? E’ confidente, recordbear a quota undici predazioni nel 2018 in quel delle Giudicarie. Ma soprattutto la Lega avrebbe un disperato bisogno di portare a casa un risultato da sbandierare in materia grandi carnivori.

Quella del Casteller è una zona destinata agli orsi problematici e attualmente l’ospite è Dj3, terza figlia di Daniza, entrata nella black list perché considerata troppo confidente: dopo il letargo si era, infatti, resa protagonista di diverse predazioni, sempre nelle Giudicarie. E’ lì dal 2011 a gironzolare in 8 ettari, più o meno 8 campi da calcio. A breve potrebbe avere compagnia.

 Ora arriva l’estate e ci saranno giocoforza alcune predazioni. Dati alla mano, quelli del rapporto grandi carnivori che l’assessora Giulia Zanotelli si è rifiutata di presentare nella classica serata di informazione, i danni arrecati da lupi e orsi ammontano a poco più di 170 mila euro complessivamente. Questi gli indennizzi che gli uffici di piazza Dante hanno liquidato nel 2018 (Qui articolo). Insomma, non è ancora un’emergenza. 

I provvedimenti della nuova giunta di centrodestra? Non pervenuti. Nonostante l’aver costruito, anche, intorno a questo argomento una campagna elettorale, i fatti non sono ancora arrivati. E la Lega inizierebbe a boccheggiare alla ricerca di un’azione “eclatante“, una sorta di “Ve l’avevamo detto che la musica sarebbe cambiata” anche perché al momento dal ministro Costa sono arrivate solo delusioni per Fugatti e Zanotelli (Qui articoloe anche Salvini dopo un’iniziale apertura (una circolare era stata interpretata a livello mediatico come un ”via libera alle uccisioni”) che aveva entusiasmato proprio l’assessora trentina all’agricoltura, in realtà ha dovuto poi fare molti passi indietro (la circolare non spostava nessun equilibrio come vi avevamo raccontato Qui articolo).

Ad oggi l’amministrazione ha gridato “al lupo, al lupo”. Tanti proclami, la convocazione del comitato di ordine pubblico e l’effetto boomerang a livello nazionaleun botta e risposta in quel di Ala (Qui articolo), il coinvolgimento della polizia locale, poche idee e ben confuse (Qui articolo).
Si è fatto pochissimo, nessun lupo catturato e intanto il letargo dell’orso è finito, il plantigrado è sicuramente più facile da prendere perché munito di radiocollare. Si aspetterebbe solo la prima occasione utile. Poi se dovesse capitare un lupo, la giunta non si lamenterebbe. Una missione però ben più difficile, i tentativi sarebbero stati vani finora.

“E’ molto complicato prendere questi animali per diverse ragioni. In Toscana – commenta l’ex assessore Michele Dallapiccola – dove si stimano circa 109 branchi hanno speso circa 2 milioni di euro per catturare una ventina di esemplari. Sono riusciti a mettere nei recinti meno di dieci lupi, solo quelli ibridi perché gli altri sono patrimonio indisponibile dello Stato e hanno dovuto liberarli”.

Nel 97% dei casi alla denuncia di danno è seguito un sopralluogo del personale forestale, che ha redatto il verbale di accertamento. Nel 2018 sono stati accertati 222 danni da grandi carnivori (nel 2017 erano stati 216) dei quali 157 da orso e 65 da lupo, mentre la lince resta a quota zero.
E per catturare un orso o un lupo la Provincia dovrà scendere a patti con Ispra. “E non sarà facile – evidenzia il consigliere provinciale del Patt – la nuova giunta ha rifiutato tutte le prescrizioni richieste dall’ente sulle regole per la caccia. In materia grandi carnivori il punto di riferimento è proprio Ispra, senza dimenticare che il ministro Sergio Costa in linea di massima è contrario a queste pratiche, mentre il vice premier Matteo Salvini è abbastanza ambiguo sul tema, molto sfuggente”.