IL TRAMONTO DI IDEE, PROGRAMMI E VISIONE.

Da Michele Dallapiccola

Due sono i mantra nei discorsi della Giunta in questo importante inizio di mandato: GEOMETRIA VARIABILE e DEROGA COME REGOLA.

A questi cliché rispondono il (non) processo di fusione/gestione associata dei comuni o la modifica delle competenze per le comunità di valle gestite da Mattia Gottardi. Non si sottrae nemmeno Mirko Bisesti quando permette di applicare un nuovo corso per il CLIL solo agli istituti che ne abbiano voglia? Da medico veterinario non posso poi che definire drammatico il provvedimento in proposta da Stefania Segnana quale è la deroga all’obbligo vaccinale. E che dire dell’abolizione del comitato faunistico? Trofeo d’inizio mandato per la nuova assessora Zanotelli che ammiccando ai cacciatori, non appena insediata, ha immediatamente rimosso quell’istituto che stava loro antipatico. Infine, notevole, la grande abbuffata di richieste dei territori alla quale l’intera Giunta si è sottoposta negli Stati Generali della Montagna. Lodevole operazione di Marketing politico a mio avviso va però letta anche come ripetizione (tra l’altro a breve distanza di tempo) di quella nella quale si era cimentato nello scorso mandato anche l’ex assessore Daldoss. 

Nel frattempo, l’impressione che avverto è che gran parte dei provvedimenti di questa Giunta sia determinata da input esterni, recepiti modalità randomizzata.. E a ben vedere la pochezza del programma elettorale che si basava solo su alcuni slogan, gran parte dei quali ricopiati dal Salvini nazionale, ha trovato un utile sostegno ed innesto da questo metodo.

Come opposizione ci batteremo perché la società economica del Trentino e gli amministratori locali meritano un futuro diverso da ciò che sembra si stia delineando all’orizzonte.  Da una prima ricognizione delle casse provinciali emersa in questo iniziale assestamento di bilancio, ben poche idee lasceranno spazio a solide realtà. Quelle poche nuove opere pubbliche ipotizzate necessiterebbero di provvidenze finanziarie che in questo momento sembrano mancare.

Ma forse è proprio per questo motivo che la giunta si comporta così. Forse cela le questioni sopra espresse ma ha deciso di proseguire comunque dentro ad una contezza dei propri limiti? Forse sta solo cercando una via diversa per poter lasciare un segno amministrativo? “Ditemi cosa fare e io lo faccio” è molto più semplice che mediare tra richieste e consapevolezza di limiti e progetti che deve avere un’amministrazione per i propri cittadini. Se così fosse allora prevediamo fiato corto per una corsa dove sembra quasi che Maurizio Fugatti viva alla giornata facendosi ordinare come procedere dai propri riferimenti nella società civile delegando poi l’esecuzione amministrativa di quanto raccolto ai propri uffici provinciali.

Signore e signori, se avete esigenze specifiche accomodatevi pure: il martedì questo presidente aspetta anche voi. Per il resto del Trentino (quello non lega-like), aperto il punto nascite di Cavalese, fine del programma.

Anzi scusate, manca il selfie che non si nega a nessuno.