In Panarotta non solo sci. E sviluppo di tutta l’Alta Valsugana.

Da Michele Dallapiccola

Prima di entrare nel merito di ragionamenti riguardanti le potenzialità di sviluppo, può forse essere utile una piccola premessa. La cronistoria di quanto, giusto o sbagliato possa esser giudicato, è stato fatto in questi anni in Panarotta, la stazione sciistica dell’Alta Valsugana

Dal 2005 ad oggi per i soli interventi riguardanti il compendio sciistico della Panarotta e per la società Panarotta S.p.a. la PAT ha impegnato:

– 1.964.275 dal 2005 al 2014


– 700.000 – operazione del 2016 che ha completato gli impegni presi con il protocollo d’intesa che aveva previsto la “trasformazione” del prestito soci e dei crediti diversi in asset per un totale di 1.700.000 per un totale di 2.674.275 euro.


Benché questo intervento del 2016 abbia esaurito gli impegni presi dalla PAT/Trentino Sviluppo con il protocollo d’intesa sottoscritto dalle parti, privati, banche ed Enti Locali, da uno studio condotto da TS nella primavera del 2016, è emersa una proposta operativa concordata con la società ed ULTERIORE rispetto agli impegni sottofirmati per migliorare la situazione esistente ed avere un immediato beneficio sulla skiarea.

La proposta mirava alla realizzazione di alcune opere puntuali finalizzate all’efficientamento dell’impianto di innevamento esistente, il potenziamento del parco generatori neve e la pulizia di alcune prese d’acqua per un budget stimato di circa euro 175.000. Sulla base di tali prospettive Trentino Sviluppo nel corso del 2016 ha messo in campo una serie di migliorie del patrimonio acquisito al fine di efficientare soprattutto il sistema neve.

In particolare sono state portate a termine nel corso dell’anno:

  • la realizzazione dell’opera di presa sul Rio Rigolor per un importo di euro 49.000,00;
  • il potenziamento della dorsale elettrica e l’allestimento dei pozzetti esistenti sulla pista Malga per un importo complessivo di euro 44.000,00;
  • l’acquisizione di due generatori neve ad asta SUFAG per euro 13.000,00.

Tutto ciò aggiorna l’investimento complessivo dal 2005 ad oggi (di cui sopra) a 2.780.275 e porta gli impegni di Trentino Sviluppo REALIZZATI IN ZONA AL 110 % rispetto al più recente protocollo d’intesa.


Per il prossimo futuro, è in corso anche la pianificazione di ulteriori interventi. Daranno ulteriore slancio alla località per qualificarsi sempre più come località adatta alle famiglie, allo sport e al divertimento con e nella neve.

Prima le cose fondamentali.

Nel 2017 scade la proroga quadriennale concessa dal SIF ed il costo stimato dell’intervento è stato stimato in euro 375.000. si tratta della revisione Generale dell’ impianto “Malga Montagna Grande – Cima Esi” che ora è di proprietà e quindi onere per competenza di Trentino Sviluppo.

Seguirà, la sistemazione e ripristino ambientale delle opere realizzate nel corso del 2016: il costo stimato dell’intervento è stato stimato in euro 25.000,00. Parliamo insomma di ulteriori 400.000 euro oltre ad altri interventi manutentivi e di miglioramento che sicuramente si presenteranno nel prossimo triennio, che trovano già copertura nei bilanci previsionali di Trentino Sviluppo.

Nel formulare il complessivo piano di intervento in questa area sciistica è giusto ricordare ed opportunamente evidenziare gli interventi in capo alla società Panarotta S.pa., che sono:

  • realizzazione parco giochi “Panarottaland” (già approvato in commissione di coordinamento);
  • realizzazione pista da slittino;
  • realizzazione SkiWeg “Storta-Rigolor”.

Queste opere dovrebbero garantire la “base” per una sostenibilità futura della stazione

La Panarotta dicevamo infatti, si configura soprattutto come un luogo molto adatto a famiglie e all’avviamento alla pratica dello sci. Si tratta quindi di una struttura molto importante per la Valsugana e che ha senso di esistere soprattutto se è concepita come una sorta di grande infrastruttura sportiva, in pratica come una vera e propria grande palestra. E’ per questo motivo che verso la località sono stati presi impegni e modi di intervento condivisi ed adatti ad una stazione sciistica di interesse locale che, come descrive la classificazione, ha una rilevanza complementare e localistica per l’economia di zona.

Pensiamo allora in Panarotta ad esempio, quanto farebbe bene avere sulle piste oltre ai realizzandi parco giochi e pista da slittino, un’ulteriore offerta eno-gastromica di qualità, un altro bel rifugio, una struttura che noleggi o gestisca il bike, una supplementare attività di alpe didattica “full immersion”.

E’ per questi motivi che concordiamo che la costruzione di un bacino di innevamento completerebbe in termini definitivi la fruibilità dell’aera ed in prospettiva, questa realizzazione andrà necessariamente considerata. Tuttavia va posta anche un’altra considerazione: le moderne tecniche di costruzione determinate dai necessari standard di sicurezza, hanno fortemente condizionato la costruzione degli invasi come ci conferma l’esperienza maturata in Trentino Sviluppo. Pertanto le cifre necessarie per garantire la sicurezza delle persone che abitano a valle del bacino e la durabilità dell’opera non si fermano purtroppo a poche centinaia di migliaia di euro. Gli interventi realizzati e da realizzare sono dunque tutti importanti e tutti necessari e saranno calendarizzati e collimati con disponibilità finanziarie funzionali al proprio miglior rendimento.

Ma come sta andando il contesto territoriale che circonda e completa, l’offerta in Panarotta?

Il turismo locale sta vivendo un momento in cui la diversificazione appare essere la strategia vincente per le zone in cd. competitività.

Questa zona, oltre alle somme sopra rappresentate, beneficia per indirizzo politico dell’Assessorato all’Agricoltura, di ulteriori investimenti provenienti dalla misura 19 del PSR. Parliamo di quasi 12 milioni di euro del fondo “leader” attribuiti a questa parte del Trentino e che attiveranno investimenti privati per un valore intorno ai 30 milioni di euro.

Il sistema economico locale costituito in un GAL al quale la Giunta Provinciale nella seduta del 3 marzo ha attribuito le risorse, saprà con celerità ma soprattutto competenza, mettere a disposizione della popolazione questi fondi.

12,5 sono anche i milioni di euro che verranno investiti insieme a finanziamenti privati per la riqualificazione delle Terme di Levico. Questa cifra sarà attivata da un contributo in proposta dell’Assessorato al turismo per un valore di circa 5,5 mio. Va ricordata anche cifra analoga che con grande fatica in questo periodo di tagli, l’Assessorato agli Enti locali è riuscito a confermare per proseguire la realizzazione di opere a valenza di sviluppo territoriale, o ancora le opere di riqualificazione urbanistica immobiliare eseguite a Levico dalla Patrimonio del Trentino, per non parlare del tanto atteso passaggio ciclo-pedonale a Pergine in loc. Rastel.


La Giunta Provinciale tuttavia è consapevole che l’idea di futuro per una zona non può limitarsi ad una semplice elencazione di cifre.

Sarà il progetto complessivo del quale il territorio saprà farsi carico a guidare forme diversificate di investimento per quell’impulso e quella spinta che alla zona sono più consone.


Dentro a questo quadro la Provincia non si esimerà dall’assunzione di responsabilità alla quale è chiamata e saprà condividere innanzitutto con gli amministratori e gli operatori locali le proprie responsabilità al fine di garantire in ambito trentino l’interesse pubblico e lo sviluppo economico anche dell’intera Comunità dell’Alta Valsugana e Bersntol – Val dei Mocheni.