Per l’acquacoltura trentina 1,6 milioni di euro dal Fondo europeo per la pesca

Da Michele Dallapiccola

Acquacoltura 28.04.2017

Anche il settore dell’acquacoltura trentina potrà beneficiare dei finanziamenti del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca. Si tratta di poco meno di 2,5 milioni di euro di spesa pubblica complessiva cofinanziata da Ue, Stato e Provincia per il periodo 2014-2020, per il primo bando sono stati stanziati circa 1,6 milioni di euro. Oggi la Giunta provinciale ha aperto, accogliendo la proposta di delibera dell’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola, il primo bando del periodo di programmazione 2014-2020 e approvato i criteri e le modalità di concessione degli aiuti. Due sono le  misure per le quali si potrà chiedere il finanziamento: sviluppo sostenibile dell’acquacoltura (Misura 2.48) e trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (Misura 5.69). 

La misura destinata all’acquacoltura prevede il sostegno ad investimenti produttivi volti alla diversificazione della produzione dell’acquacoltura e delle specie allevate, all’ammodernamento delle unità di acquacoltura, al miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori del settore, ad interventi relativi alla salute e al benessere degli animali, all’acquisto di attrezzature per proteggere gli allevamenti dai predatori selvatici, alla riduzione dell’impatto negativo o l’accentuazione degli effetti positivi sull’ambiente, all’uso più efficiente delle risorse (acqua, energia) e alla diversificazione del reddito delle imprese anche sviluppando attività turistico-ricreative. 

La misura destinata alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti dell’acquacoltura, a livello aziendale o collettivo, prevede il sostegno ad investimenti per il risparmio energetico e per ridurre l’impatto sull’ambiente, per il trattamento dei rifiuti, per migliorare la sicurezza, l’igiene, la salute e le condizioni di lavoro, per la trasformazione dei sottoprodotti risultanti dalle attività di trasformazione principali, per la trasformazione di prodotti dell’acquacoltura biologica, per introdurre prodotti, processi o sistemi di gestione e di organizzazione della produzione nuovi o migliorati. Il contributo pubblico sarà pari al 50% della spesa ammessa, i beneficiari dovranno contribuire con un ulteriore 50%, in aggiunta dovranno sostenere direttamente le spese non ammissibili (ad es. IVA, tributi, oneri, canoni di concessione). 

La deliberazione che approva l’apertura del bando prevede che nel 2017 le domande possano essere presentate entro sessanta giorni dalla pubblicazione della deliberazione stessa e entro il 31 gennaio negli anni successivi (2018, 2019 e 2020). Il bando, i criteri di selezione delle domande e altre notizie relative al FEAMP saranno pubblicate sul sito www.trentinoagricoltura.it