“Il sistema parchi ed aree protette genera ogni anno un indotto di oltre 70 milioni di euro. Questo è il risultato dell’investimento del Trentino nella salvaguardia del territorio, integrando la tutela della biodiversità con turismo e agricoltura”. Ad annunciarlo è l’assessore provinciale all’agricoltura, foreste e turismo, Michele Dallapiccola, in occasione del Convegno di apertura del Festival IT.A.CÀ‘Verso quali destinazione? Strategie innovative per uno sviluppo sostenibile dei territori’ presso la Sala dello Stabat Mater, della biblioteca Archiginnasio di Bologna. “L’obiettivo è di soddisfare le esigenze dei flussi turistici con forte sensibilità ambientale e interessati a scoprire le specificità della biodiversità naturale e culturale trentina. Territorio e cultura sono elementi fondanti della nostra Autonomia e come tali abbiamo il dovere di tutelarli”.
L’Onu ha dichiarato il 2017 Anno del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo. Il turismo sostenibile gioca un ruolo centrale nei processi e nelle politiche per lo sviluppo dei territori, promuovendo integrazione sociale e inclusione, valorizzando le risorse locali, arricchendo le relazioni tra turismo e cittadini, o tra questi e i diversi attori del territorio. Il convegno “Verso quali destinazione? Strategie innovative per uno sviluppo sostenibile dei territori’, organizzato oggi a Bologna, ha voluto rappresentare una giornata di riflessione e di confronto sul tema dello sviluppo turistico e della promozione del territorio tramite strategie, politiche e strumenti innovativi e sostenibili. A Bologna sono state presentate alcune tra le esperienze italiane più innovative nell’ambito del turismo della Penisola. Tra queste c’è il Trentino, rappresentato dall’assessore provinciale all’agricoltura, foreste e turismo, Michele Dallapiccola: “Il Trentino – ha spiegato Dalla Piccola – ha iniziato da tempo un percorso volto ad esplorare il paesaggio delle Dolomiti, delle sue vallate e dellecittà, promuoverlo come un unico patrimonio di natura, cultura ed esperienze autentiche. I turisti che visitano il territorio metropolitano sono in aumento anche in Trentino, e prova ne è lo straordinario successo del Muse di Trento, attratti dalla varietà culturale ed ambientale del territorio, ma anche dalla presenza di luoghi autentici, di spazi creativi, di innovazione. Allo stesso tempo, il turista arriva in Trentino cercando il contatto diretto con un ambiente unico, dalle Dolomiti al lago di Garda, preservato da un sistema di aree protette che coprono circa un terzo del territorio”.
In numeri, il sistema di aree protette in Trentino conta 3 parchi naturali (Stelvio, Adamello Brenta e Paneveggio Pale di San Martino), oltre alle Dolomiti, dichiarate patrimonio Universale dell’Unesco. “A queste – ha continuato Dallapiccola – si aggiungono 148 zone di Natura 2000, 75 riserve naturali provinciali e 222 riserve locali”. L’assessore ha inoltre illustrato la strategia di sviluppo sostenibile delle aree protette del Trentino: “Abbiamo scelto di integrare la tutela della biodiversità, turismo e agricoltura. L’obiettivo è di soddisfare le esigenze dei flussi turistici con forte sensibilità ambientale e interessati a scoprire le specificità della biodiversità naturale e culturale trentina”. Secondo l’Osservatorio turismo trentino, citato dall’assessore, la ricaduta economica di parchi ed aree protette supera i 70 milioni di euro all’anno sul sistema turistico. Il Trentino ha compiuto passi concreti nello sviluppo del turismo sostenibile. Ad esempio, i due parchi provinciali – Adamello Brenta e Paneveggio e San Martino – hanno ottenuto, rispettivamente nel 2006 e 2015, la certificazione europea per il turismo sostenibile che nel 2017 dovrebbe estendersi al nuovo sistema di Reti di riserva (prima volta in Europa). Altri esempi riguardano eventi che coinvolgono ogni anno centinaia di migliaia di persone: Festival delle Biodiversità, l’Orto del Muse di Trento e, soprattutto, il Festival Suoni delle Dolomiti. Il tutto supportato da un sistema di turismo dolce, esteso sul territorio e rappresentato dai 146 rifugi, le 400 piste ciclopedonali, a cui si aggiungono i 1700 chilometri di percorsi Mtb.
I convegno sulle prossime destinazioni di sviluppo sostenibile è stato organizzato da Città metropolitana e Comune di Bologna, i quali promuovono da oggi IT.A.CÁ, il primo e unico festival sul turismo responsabile in Europa.
Turismo Sostenibile – Assessore Dallapiccola