E’ la più antica rassegna enologica d’Italia, e con le sue 80 edizioni ha raccontato e racconta non solo l’evoluzione della vitivinicoltura locale ma anche com’è cambiata la società trentina: è la Mostra vini del Trentino, alla quale Palazzo Roccabruna, sede dell’Enoteca del Trentino e sede principale della mostra, aprirà le porte da giovedì 25 a domenica 28 maggio. Alla presentazione di questa mattina, con i vertici della Camera di Commercio ed i rappresentanti del Consorzio Vini del Trentino, Comune di Trento, Apt e Strada del Vino e dei sapori, anche l’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola.
Da sempre la presentazione della Mostra Vini è occasione di dibattito sullo stato attuale e le prospettive del settore, un confronto al quale non si è sottratto Michele Dallapiccola. L’assessore ha ribadito la necessità di non considerare come “divisivo” bensì come “diversificato” il modello che vede la compresenza da una parte della compagine cooperativa, con le grandi cantine, dall’altra la parte alta della piramide qualitativa rappresentata dai vignaioli. “Siamo una piccola terra – ha affermato Dallapiccola – e non c’è ragione per considerare queste due realtà in opposizione: ciascuno può trovare, riconoscendosi nella matrice comune rappresentata dalla natura e qualità del territorio, il proprio spazio e la propria identità sui mercati. La diversità è una ricchezza, e la diversificazione un obiettivo da perseguire”. Dallapiccola ha però invitato i produttori anche ad “osare”, a sperimentare nuove varietà (quelle “resistenti” in particolare) e nuovi uvaggi. “Il sistema vitivinicolo trentino ha la forza per farlo, anzi è proprio dalla pluralità dei suoi attori e dei suoi prodotti che il sistema stesso trae la propria forza”.