Più 11 per cento negli arrivi, più 11,5 per cento nelle presenze rispetto ad un anno fa: sono questi i primi dati, anticipati dall’Istituto di statistica provinciale – Ispat, relativi al movimento turistico in Trentino nei primi tre mesi della stagione invernale, da dicembre 2017 a febbraio 2018. In questo periodo sono arrivati in Trentino 1.202.725 turisti (859.485 italiani e 343.240 stranieri) per un totale di 4.932.344 presenze, di cui 4.106.776 riferite al comparto alberghiero e 825.568 all’extralberghiero.
Al buon andamento di questa prima parte della stagione turistica invernale ha contribuito in modo particolare il mese di febbraio, che ha fatto segnare percentuali in crescita sia nel settore alberghiero (+7,4% gli arrivi, +8,7% le presenze), sia negli esercizi extralberghieri (+ 12,4% gli arrivi, + 14% le presenze). L’analisi dell’Ispat approfondisce, come sempre, anche il contesto territoriale, mettendo in luce come nel settore alberghiero la crescita negli arrivi a febbraio – complessivamente 345.977 persone di 214.072 italiani e 131.905 stranieri – riguardi la maggior parte degli ambiti turistici, ad eccezione della Valle di Non.
In generale gli italiani registrano variazioni molto positive, mentre gli stranieri sono in flessione negli ambiti Dolomiti di Brenta – Altopiano della Paganella, della Valsugana – Tesino, degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna e di Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena. Generalmente positive le variazioni registrate nei pernottamenti, anche negli ambiti a vocazione prevalentemente non invernale. L’andamento giornaliero delle presenze alberghiere a febbraio (oltre 1.593.000) mostra chiaramente che gli ottimi risultati derivano in particolare dal movimento rilevato nella prima parte del mese, che comprendeva le vacanze di Carnevale (10-17 febbraio), mentre lo scorso anno tale periodo di vacanza era invece posizionato a fine mese e ciò spiega l’abbassamento della curva riscontrato negli ultimi giorni di febbraio di quest’anno.