La biodiversità , i prodotti locali che nascono anche dal recupero di antiche varietà colturali, l’agriturismo stanno diventando sempre più una attrazione del nostro territorio. Insieme all’apprezzamento dei turisti, cresce però anche l’attenzione di tanti operatori e molte aziende agricole verso i valori della biodiversità.
Una riprova la si è avuta oggi a Maso al Pont di Stenico, splendido edificio rurale ora ristrutturato e donato dall’Asuc di Stenico alla comunità, che ha ospitato la terza edizione di “Il Trentino per la BIOdiversità”, evento promosso dall’Ufficio per le produzioni biologiche del Servizio Agricoltura della Provincia in collaborazione con una pluralità di soggetti pubblici e privati, tra cui la Fondazione Mach, Muse, Museo degli Usi e costumi della Gente trentina, Parco naturale Adamello Brenta, Rete degli Ecomusei, Federazione Allevatori, F.T.Bio, la Pimpinella, Fondazione Museo Civico di Rovereto, Crea, Appa e Aree protette del Trentino.
All’apertura della manifestazione, che ha attirato moltissime persone e famiglie, anche l’assessore all’agricoltura e turismo Michele Dallapiccola. Focus della giornata – accanto ai laboratori, alle dimostrazioni, alle occasioni esperienziali offerte ai visitatori ed agli approfondimenti informativi sui progetti legati alla sostenibilità della zootecnia di montagna ed alla caratterizzazione e valorizzazione della Noce del Bleggio – le forme e modalità per comunicare al meglio la biodiversità di un territorio, che si esprime non solo attraverso i prodotti delle sue filiere agroalimentari ma anche attraverso il paesaggio, la cultura, le tradizioni.
“Oggi ci siamo assunti una responsabilità collettiva – ha affermato l’assessore Dallapiccola – quella di saper comunicare la biodiversità trentina. Ci sono molti giovani ed anche molte aziende ben avviate che sanno coltivarla e custodirla, forse è il momento di saperla anche comunicare bene e lontano, soprattutto attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, affinché chi ci guarda da lontano possa apprezzare in un’unica visione la nostra capacità di infrastrutturazione ma anche l’innovazione che recupera i valori della tradizione riletti in chiave moderna, il nostro stile di vita e la sostenibilità del nostro futuro”.