Indirizzare le politiche agricole trentine dei prossimi anni: punta a questo il percorso di consultazione “Agricoltura Domani”, presentato oggi in Sala Belli, alla presenza dell’assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione, caccia e pesca, Michele Dallapiccola, del dirigente del Servizio Agricoltura Fabrizio Dagostin, nonché dei referenti dei tre tavoli tematici individuati nel corso del progetto partecipativo: Michele Pontalti – Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, Umberto Martini – Università degli studi di Trento, Luca Cesaro – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA).
Fra i pubblico i principali portatori di interesse coinvolti nel percorso, nonché il dirigente generale del Dipartimento Territorio, Agricoltura, Ambiente e Foreste Romano Masé, il presidente della Fondazione Mach Andrea Segrè, il dirigente dell’UMST Andrea Segatta. Fra gli obiettivi più interessanti di questo percorso vi è la volontà di riportare al centro delle imprese trentine l’azienda agricola, come ha spiegato l’assessore Dallapiccola: “Credo che al Trentino sia un po’ mancato l’orgoglio di essere contadini: negli anni ’50 e ’60 il ruolo del contadino e la sua posizione nella società erano tenuti in poca considerazione, quando la maggior parte della popolazione svolgeva questa professione.
Poi l’evoluzione dela società trentina, che si è affidata ad altre forme di imprese, ha forse dimenticato la centralità di questo tipo di imprese, ma un po’ alla volta stiamo recuperando questa condizione con altri strumenti. Penso alla importante connessione, citata più volte nello studio, dell’agricoltura con il turismo e i con i prodotti di qualità.
Ai nostri ospiti, in costante crescita negli ultimi anni, possiamo offrire la nostra agricoltura, ovvero valorizzare il territorio non solo ai fini della ricettività ma anche sotto quello dei prodotti, promuovendo appunto il comparto dell’agricoltura e non solo il settore turistico. Altro aspetto che abbiamo cercato di percorrere – sono state le conclusioni dell’assessore all’agricoltura e al turismo – è stato quello di far sentire i trentini orgogliosi di comprare trentino, individuando il marchio ‘Qualità Trentino’ come strumento adatto a questo processo”.
Quindi il dirigente Dagostin ha spiegato come il progetto “Agricoltura Domani” abbia coinvolto tecnici e portatori d’interesse del mondo dell’agricoltura in un percorso di consultazione “per elaborare e individuare i temi e le priorità su cui concentrarsi in futuro per mantenere l’agricoltura trentina ai livelli di eccellenza degli ultimi anni”. I referenti del percorso sono poi entrati nel dettaglio del documento presentato oggi, e se Michele Pontalti della Fem ha chiarito come il Trentino sia caratterizzato da un’agricoltura di montagna, che va vista come un’opportunità più che un limite, con strategie per valorizzare l’ambiente e un sistema agroforestale dinamico, nel quale la formazione è un passaggio obbligato, Umberto Martini dell’Università degli studi di Trento ha spiegato come un’agricoltura di montagna debba oggi affrontare sfide competitive, 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. in primis quella del mercato globale, adeguandosi ai tempi ma non dimenticando la propria territorialità – di cui il marchio “Qualità Trentino” è sintesi -, la green economy e il turismo. Infine Luca Cesaro del CREA ha spostato l’accento sulla sostenibilità ambientale, sociale, ma anche economica, a partire dalla preziosa risorsa dell’acqua.