Riporto dalle cronache del Consiglio un estratto riguardo al mio intervento in aula dell’11 dicembre u.s.
Michele Dallapiccola del Patt si è soffermato sulla Valdastico e sul tema, fino a poco fa rovente, dei grandi carnivori. Una scelta, quella della Valdastico, che rappresenta, ha detto, una presa in giro per i cittadini della Valsugana; una presa per i fondelli che va a avanti da 50 perché la Valdastico è sempre stato un tema da sollevare quando non c’erano idee. “Anche questa volta – ha detto ancora – finirà in una lunghissima discussione che darà fiato ai comitati. Oggi il contesto sociale è difficilissimo da gestire e le decisioni sono influenzare da questi movimenti. Non c’è che lasciarvi fare e sarà il futuro a mostrare le vostre capacità di gestire il dissenso”.
Rivolgendosi all’assessore Failoni ha detto di averlo sentito portare, in questi primi giorni, solo le posizioni di una sola associazione di categoria, ma chi governa, ha ricordato, deve sentire tutti.
Alla consigliera Ambrosi ha ricordato di non aver firmato alcun progetto Life Ursus perché si tratta di un bando internazionale, che si è chiuso nel 2004, quando Dallapiccola non era ancora in Consiglio. “Questo dimostra che è facile parlare dei problemi quando si parla dall’esterno e ben diverso è affrontarli con responsabilità di governo. Lascio in eredità – ha aggiunto – a Fugatti orsi e lupi, argomenti che sono spariti dopo la campagna elettorale, ma che rappresentano ancora un problema per gli allevatori. Ed ricordo che è stato il Governo vostro amico ad impugnare la nostra legge per proteggere almeno le persone dai grandi carnivori.
Notizia del ricorso che, curiosamente, è stata comunicata nella prima seduta del Consiglio che vede la vostra maggioranza”. Ma, in tema di orsi, ha ricordato, c’è un altro problema all’orizzonte: la consanguineità. La nostra popolazione di orsi, ha affermato, si sta ibridando entro due linee famigliari e quindi o si fanno scelte o si estingueranno. Gli allevatori saranno contenti ma, ha aggiunto l’ex assessore, dall’altra vi troverete a dover dire che volete l’estinzione e ciò provocherà una crisi nazionale e internazionale. “Io ho provato cosa vuol dire avere a che fare con proteste che vi porteranno sulla ribalta nazionale e internazionale. Con Daniza, ha detto rivolto a Failoni, c’era la preoccupazione seria del boycot Trentino specie in ambito turistico”.
Governare, ha concluso, significa scegliere con tutte le conseguenze.