Ricetta elettronica e marchio Qualità TRENTINO. Qual’è il collegamento a beneficio dei consumatori?

Da Michele Dallapiccola

E’ stato definitivamente pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il provvedimento, che rende obbligatoria la ricetta elettronica che in Trentino sarà gestita dal veterinario aziendale, figura questa istituita con provvedimento Speciale da parte della scorsa Giunta.

Altro elemento di novità nella cronaca di oggi è che sugli scaffali della GDO Trentina ritroveremo lo yogurt a marchio Qualità Trentino ultimo prodotto ad esser ammesso, sempre da parte della precedente giunta, nel paniere dei prodotti.

Apparentemente lontani tra loro questi due provvedimenti amministrativi sono però strettamente legati da un filo che porta il bicolore bianco/rosso. Il bianco è quello del latte e suoi derivati mentre il rosso è quello della carne. Ebbene sono questi due importanti elementi della filiera dell’agroalimentare a rappresentare principalmente i prodotti di origine animale sulla nostra tavola e nelle nostre coscienze, tutti e due rigorosamente farmaco vigilati e marchiati qualità trentino attraverso gli strumenti della specialità di governo del trentino.

Moltissime persone si preoccupano dei contenuti etici e qualitativi di quello che stanno mangiando e somministrando ai loro cari e assai frequentemente dubbi su ciò che stia dietro alla produzione degli stessi scuotono le loro convinzioni e coscienze.

È una condizione che apprendo nei dialoghi con queste stesse persone magari dopo una cena o un colloquio informale dove la confidenza postprandiale lascia trapelare profonde curiosità spesso intorno a ciò che si è appena mangiato. Non certo per caso la soddisfazione di questi interrogativi mi viene affidata specialmente quando faccio riferimento alla mia professione di origine.

Esattamente come attraverso la codifica del controllo farmacologico degli alimenti di origine animale in forma digitale da parte dello stato, così la provincia nella costruzione e promozione del marchio qualità Trentino, hanno voluto offrire ai consumatori la possibilità di beneficiare in forma verificata e controllabile dell’insieme delle azioni che guidano, nel loro piatto, cibo non inquinato da residui  fuori norma.

Non sicuramente uno spirito autarchico di salviniana accezione dunque alla ”prima i trentini”, anche nelle preferenze di consumo dei prodotti, ma qualcosa di molto più raffinato e profondo.

Si vuole richiamare una fiducia generale nelle istituzioni che governano qui il sistema qualita dei prodotti e la gestione digitale ed avanzata della farmacovigilanza sui prodotti di origine animale dei veterinari.

Il bello è che il sistema di verifica non solo della qualità e provenienza delle materie prime, ma anche la loro lavorazione, è talmente serio e condizionante la la materia prima stessa da essere più significativo e degno di attenzione della sua origine geografica purché qualitativamente rispondente a standard pre-contrattualizzati. Ecco perché esattamente come in Sudtirol con lo speck (molto più abbondante dei maiali autoctoni dai quali vorrebbe derivare) qui ad esempio potrebbe benissimo esser marchiata QT anche la pasta.

E che vi sia le necessità di impostare il rapporto di fiducia con la produzione ma non sia applicabile un’ottusa chiusura nel consumo locale, ben si comprende se si considera che il Trentino ha bisogno del mondo intero quando allo stesso si rivolge con le proprie produzioni melicole e vinicole.

Tornando al tema di partenza si osserva fortunatamente che per ora Il sistema dei controlli  sta funzionando con una sorta di autopilota técnico-‘istituzionale.

È questo il motivo per il quale è necessario che accanto a questo la giunta si attivi politicamente al più presto, per proseguire con il sistema moltiplicatore dei prodotti nel paniere e che vi sia un indirizzo preciso che raccoglie l’impegno di assolvere al compito di promuovere, gestire ed incentivare normativamente e finanziariamente il “bollino” QT.

Sul sito è tutto fermo al 2018 e l’unica cosa che ha detto la giunta attraverso l’assessora competente è che si parla di un “nuovo marchio”. Un altro? O quello che c’è, è nuovo per lei?

Chi se ne occupa? A chi sta a cuore la cosa?

Questo e molto altro è atteso nel prossimo futuro mentre oggi parte la commercializzazione dello yogurt QUALITÀ TRENTINO e il veterinario aziendale gestirà la ricetta elettronica.