Rapporti col Governo: da questa Giunta superficialità e trascuratezza

Da Michele Dallapiccola

La notizia – di questo fine settimana u.s. – di esclusione della nostra Provincia dal riparto nazionale di fondi destinati alle regioni per il dissesto idrogeologico, ci ha colpito come cittadini trentini ma non ha invece sorpreso la nostra veste di ex amministratori.

Abbiamo osservato che la vicenda in questione vede protagonisti lo stesso ministro e lo stesso presidente che avrebbero dovuto dialogare nel corso dell’inverno scorso per sistemare, oltre a quella sopra descritta, anche  la vicenda dell’orso M49 durante il suo letargo. Alla stessa maniera, trascinate troppo a lungo, queste occasioni di relazione non sono state affatto gestite nel migliore dei modi con gli effetti che oggi sono sotto gli occhi di tutti.

Questa giunta appare sì molto impegnata nell’ascolto dei territori e nei contatti con le realtà locali ma la sostanza che trasmette è davvero poca. Non solo a livello pratico ha finora risolto davvero pochi problemi ma nemmeno ha inserito nei propri programmi elementi di sostanziale novità rispetto a quel passato del quale si è auto-definita cambiamento. Come se non bastasse è incappata nei profondi atti di trascuratezza di rapporti con il livello nazionale che in questi giorni si sono resi più che mai palesi.

A Roma le relazioni vanno curate attraverso un’intensa attività fatta di frequentazioni, incontri e presenza costante sui tavoli ministeriali di discussione. 

Ne sa qualcosa l’ex presidente Rossi che insieme al collega altoatesino non ha certo costruito le condizioni che hanno portato alla firma del prezioso “Patto di garanzia del 2014” girovagando per il Trentino ma piuttosto frequentando assiduamente i Ministeri competenti. Per esperienza diretta, cito anche il sottoscritto che in Commissione politiche agricole, con una presenza cadenzata pressoché settimanale, ha costruito un ruolo che gli è valso il riconoscimento di Vicepresidente della Commissione stessa e insieme a questo anche l’attribuzione di una consistente dotazione aggiuntiva di Fondi rispetto alla precedente programmazione agricola.

Ritengo a questo punto ulteriormente preoccupanti anche le considerazioni espresse da questa giunta nel suo DEPF. Siamo assolutamente convinti che anziché inserire nei documenti allegati all’assestamento di bilancio malcelate preoccupazioni rispetto al destino finanziario della provincia, bene avrebbe fatto all’economia del Trentino ricevere invece quelle rassicurazioni che non possono che derivare da frequenti e riconosciuti rapporti della PAT con il Ministero competente.