Ritardi nei soccorsi. Siamo sicuri di esserne indenni anche nel l’organizzatissimo Trentino?

Da Michele Dallapiccola

La vicenda di della morte di Simon Gautier riporta in luce alcune preoccupazioni dalle quali una zona del Trentino potrebbe non risultare indenne.

Con una interrogazione divenuta tristemente attuale ho voluto rimarcare questa non del tutto remota preoccupazione.
Egregio
Walter Kaswalder
Presidente del Consiglio provinciale
 
SEDE
 
INTERROGAZIONE n. ___
(articolo 151 del Regolamento interno)
 
OGGETTO: Centrale 112 in Trentino attiva da due anni, nel Primiero Vanoi e a San Martino di Castrozza rispondono ancora i Carabinieri di Feltre
 
Vogliamo segnalare questa problematica nota da tempo nota e più volte segnalata che non ha ancora trovato soluzione. Le nostre ultime verifiche anche di questi giorni, confermano che chiamando il 112 da cellulare nel Primiero Vanoi, rispondono ancora i militari di Feltre anziché la Centrale di Emergenza a Trento generando di conseguenza un ritardo nella risposta evidentemente dovuto al necessario trasferimento di chiamata.
A due anni dall’introduzione della Centrale Unica dunque, il sistema NON FUNZIONA ancora.
va segnalato inoltre che nella zona i relativi cartelli, posti sulle strade locali, sono coperti da sacchetti dell’immondizia di plastica nera. A parte questa segnalazione “estetica”, ci pare preoccupante che una parte di Trentino, seppur periferica, quando chiama il 112 si senta ancora rispondere “carabinieri di Belluno”, con relativo allungamento dei tempi ed eventuali conseguenti ritardi sui soccorsi proprio nelle situazioni di emergenza che provocano le suddette chiamate.
 
Tutto ciò premesso si interroga la giunta provinciale
 
per sapere se è a conoscenza del problema segnalato e in caso affermativo quali tempi prevede siano necessari per risolvere l’annoso problema.
 
A norma di regolamento si chiede risposta scritta.
Distinti saluti.
 
Trento, 14 agosto 2019
Michele Dallapiccola
 
Paola Demagri
 
Ugo Rossi