Un piano – pieno – di banalità ed ingiustizia.

Da Michele Dallapiccola

Tanta fu la fretta che la gatta partorì gattini ciechi. Questo popolare detto nazionale ben si addice all’operato della giunta nel campo delle deroghe al DM 357/’97 per l’autorizzazione all’importazione di specie aliene.

Questo piano, atteso da anni e finalmente sbloccato a livello nazionale, ci avrebbe regalato numerose armi in più per combattere attraverso meccanismi di lotta integrata e forte riduzione dell’uso della chimica in campo due “bestie nere” per l’agricoltura trentina. Si sarebbe trattato di portate avanti con pari dignità le esigenze del mondo melicolo e di quello dei piccoli frutti procedendo alacremente a completare il percorso per l’importazione di Trissolcus j. e Ganapsis b. Cosi non è stato con l’ingiusto risultato che sono stati adottati due pesi e due misure per il settore della mela e quello dei piccoli frutti.
Anche rispondendo ai nostri numerosi stimoli, dobbiamo amaramente constatare che la giunta è finalmente arrivata ad adottare un Piano di azione, purtroppo in maniera estremamente goffa ed ingiusta.
Beffati da un attesa lunga più di un anno, i nostri produttori di piccoli frutti si ritroveranno così a dover condividere i 200 mila miseri €, che da tanto tempo aspettavano, anche col mondo melicolo.
Come se non basti, il piano per l’autorizzazione al rilascio dell’antagonista della Drosophila s., dopo anni di sala d’attesa è stato brutalmente accantonato a favore di uno per l’antagonista della Hyalomorpha h., nei contenuti del quale leggiamo però la traduzione degli ordinari compiti di FEM e poche altre ovvie considerazioni operative.
Qui sotto il link completo del piano:
13_Piano_di_intervento_cimice_definitivo