NE’ A FAVORE NÉ CONTRO LA RIFORMA MA SUBITO VANNO AFFRONTATE SEI CRITICITÀ!

Da Michele Dallapiccola

Sì alla gestione del cambiamento di regole amministrative a causa della direttiva Bolkestein e del mercato, no a scelte calate dall’alto e non condivise dai territori: 6 elementi di forte criticità.

1 – Attività promozione e marketing territoriale

Bene che la promozione avvenga sotto un brand unico Trentino e dunque demandata alla Trentino marketing, ma vanno salvaguardati i “brand forti” come ad esempio Fassa e Garda. Nella costruzione e nella cura del prodotto turistico, siamo sicuri che faccia bene allontanare ed accorpare consigli di amministrazione?

2 – Quali i nuovi compiti delle APT?

Prodotto ed animazione territoriale demandati alle APT? Certo, ma è necessario partire dai nuovi compiti per capire dimensione ottimale come già succede in Alto Adige dove piccolo è bello. Bene anche liberalizzazione attività cioè creare APT multi-utility, ma nessun condizionamento va esercitato su dove e come intervenire altrimenti si verifica il rischio di vedere un’ulteriore mano nelle tasche delle imprese visto che le APT d’ora in poi avranno autofinanziamento prevalentemente privato.

Nota politica: si evidenzia la grave contraddizione politica nell’imporre fusioni sulle APT dove i CDA non costano nulla. Invece la Giunta ha già espresso parere contrario su fusioni ben più utili al risparmio quali quelle dei comuni, casse rurali o degli istituti comprensivi scolastici nelle scelte di offerta formativa. Geometria variabile dove si vuole, efficientamento quando torna comodo!

3 – Personale in esubero sulle APT in riorganizzazione

Come si gestiranno esuberi e spostamenti? La necessaria una norma transitoria dovrà gestire con cura il valore di persone e professionalità che manifestano evidente bisogno di ponderatezza nelle scelte. E i ricorsi che sicuramente si determineranno, che risvolto avranno nello sviluppo dell’applicazione della norma?

5 – Agenzie del territorio.

Bene la loro istituzione perché saranno delegate ed in grado di gestire i fondi pubblici ma nel governo delle agenzie va evitata lottizzazione politica come nella scelta del CDA di TN Marketing che sarà di nomina politica come avviene già in TN Sviluppo. Meglio un’Agenzia inter-ambito o piuttosto che l’Agenzia  sia specializzata nel prodotto? Se le Agenzie opereranno inter-ambito c’è il rischio competizione dell’APT più grossa sulle piccole ma se le agenzie saranno basate su prodotto, avranno maggiore specializzazione, potranno agire su dimensione provinciale e potranno superare la competizione localizzata.

6 – Capitolo Fondi.

Tassa di soggiorno disomogenea. Ammesso e non concesso che sia un problema da risolvere attraverso l’omogeneizzazione, è accettabile per il nostro mercato e proprio in questo momento, aumentarla? Attualmente la tariffa base va da 0,70 a 1,30 € e la proposta è di portarla da 1 a 3. Consideriamo inaccettabile un aumento del 50% senza nessuna garanzia di mantenimento del fondo perequativo provinciale, che aiuta le zone a minor densità di presenze. Comprendiamo potenziali difficoltà economiche della provincia ma troviamo impraticabile che si verifichi un sostegno finanziario garantito dai territori contermini ed annettenti le APT. Dovrebbero rinunciare al proprio budget a favore delle zone meno fortunate.

Nota politica: la riduzione forzata dei budget di zona, potrebbe arrivare ad indurre APT in difficoltà e Assessorato competente ad attivare accordi in via politica per l’assegnazione diretta di fondi ai territori per specifiche iniziative senza passare dalle agenzie territoriali. Nel caso si verrebbero a generare finanziamenti “fuori sacco” con evidente scardinamento di criteri parametrici e di giustizia sociale che solo una griglia e dei principi applicati su base provinciale possono garantire.