Se le tragiche notizie di questi giorni riguardano soprattutto le persone, non di meno ci preme rilevare quanto stiano soffrendo i vari comparti economici. In questa mia umile riflessione vorrei però portare l’attenzione su quello che sta vivendo in questo momento il settore lattiero caseario poiché è un settore particolarmente colpito dalla crisi già in questa primissima fase dell’epidemia. Questo accade principalmente a causa della modifica delle abitudini alimentari e soprattutto della chiusura dei pubblici esercizi che ne è stata il principale fattore negativo determinante.
Nel frattempo e in sordina, dentro alla tempesta sociale causata da questa epidemia, nel nuovo assetto organizzativo questa giunta leghista tra i vari interventi ha attivato un’Unità di Missione Speciale per la promozione dell’agroalimentare. In realtà, competenze e personale qualificato c’erano già ma la novità sta nel fatto che adesso il dipartimento di riferimento non è più quello del turismo ma quello dell’agricoltura con una dotazione finanziaria a bilancio che se non erro ammonta a 2 milioni di euro. Parte di questa somma potrebbe essere dirottata alla Trentino Marketing la sola giuridicamente in grado di occuparsi in via diretta di campagne promozionali anche molto importanti che gestite in via diretta da questa nostra società di sistema potrebbero esser messe a disposizione sia per la Cooperazione sia per le macro e micro attività private, sgravando il settore almeno di una parte di costi. I fondi potrebbero venir trasferiti anche in tempi brevi poiché il nuovo ufficio si trova in un momento in cui la programmazione del marchio Qualità Trentino e della promozione specifica non è ancora entrato nel vivo delle attività straordinarie e per gestire l’ordinarietà in questo particolare frangente non è certo necessario è una dotazione finanziaria così importante.
Noi lo abbiamo voluto comunicare anche durante la recente seduta di Consiglio Provinciale anche con un’interrogazione che trovate a questo link: https://www.consiglio.provincia.tn.it/attivita/atti-politici/Pages/atto.aspx?uid=1341030. Con nostro grande rammarico, dalla Giunta è pervenuto solamente un silenzioso dissenso.
Abbiamo deciso di segnalare il settore lattiero caseario tra molti poiché riteniamo questo strategico rispetto ad una moltitudine di altri fattori su scala provinciale. Se la zootecnia, coi suoi 120 milioni € di PLV, sul circa 1 miliardo di € complessivo del settore, può essere considerata la sorella più piccola dell’agroalimentare, non lo è certo per quanto riguarda la sua capacità di gestione del territorio poiché è in grado di garantire la coltivazione di un’area grande complessivamente ben quattro volte di più della SAU gestita da ortofrutta e viticoltura insieme. È questo il grande valore aggiunto alle nostre produzioni ed è per questo motivo che vanno fatti sforzi straordinari dentro a questa straordinaria crisi.
Quando una stalla chiude è chiusa per sempre ed il territorio ne risentirà profondamente proprio in quell’ordinata alternanza di verde scuro dei boschi e di verde chiaro dei prati che produce quel benessere visivo ed interiore che fa apprezzare i nostri territori, ai nostri ospiti.
Ce lo ricordano queste belle pezzate rosse ben gestite ed in attesa del foraggio
Come nota ulteriore pare che la Provincia, tra una conferenza stampa e l’altra, si stia apprestando a promuovere accordi intersettoriali; è molto importante che questa mediazione avvenga in tempi stretti poiché stiamo si rivolgerà a dei sistemi da sempre refrattari ad indirizzi politici che legittimamente si ancorano su ferree logiche di mercato che in questo momento sono saltate. Siamo convinti che questa la condizione favorevole pur nella tragedia sociale permetterà la ripresa di un dialogo in passato avviato ed interrotto a più riprese.
Nel frattempo, a livello nazionale, un’Ansa dell’ultima ora ci comunica che oggi in questa direzione si è compiuto un passo molto importante, segnalo, pur senza gli strumenti dell’AUTONOMIA e le condizioni sopra ricordate. Qui il link della notizia: http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2020/03/26/coop-congela-prezzi-per-18mila-prodotti_3460c972-daa6-4f32-8fa8-5f3a81820084.html