LA GIUNTA IMPARI DAGLI ERRORI COMMESSI ED ORA COLLABORI PER UN FUTURO MIGLIORE

Da Michele Dallapiccola

Della responsabilità e delle colpe, se necessario, ne parleremo a tempo debito perché questo non è il tempo delle polemiche. La Giunta intanto impari in fretta dagli errori commessi e si concentri anche con noi consiglieri di minoranza per pensare ad un miglior futuro prossimo e anteriore: dopo la crisi sanitaria infatti arriverà quella economica.

E’ dato ormai consolidato che il COVID-19 abbia afflitto anche la nostra Provincia in maniera particolarmente pesante. Per voce dello stesso Presidente siamo stati pesantemente colpiti proprio come province a noi contigue ma con altissima densità abitativa.

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La sintesi delle motivazioni l’ha riassunta benissimo Alberto Pattini in un suo social-post definendo in 6 macro aree le motivazioni salienti. Ne riporto sotto un estratto precisando che a mio avviso, in tutto questo la Trentino Marketing ha poca responsabilità. Quale società di sistema esegue anche le indicazioni della giunta che in quel periodo, c’è motivo di pensare, fossero piuttosto insistenti. Testimonianza ne sono i vari post di invito a venire in Trentino da parte dei salviniani locali, a partire dallo stesso presidente, fino all’assessore di merito accompagnato proprio dal capitano in persona, tutti armati di social, tagliere e spumante! Ecco le considerazioni che in gran parte condivido:

“1. alla fine di febbraio Trentino Marketing invitava i turisti a venire in Trentino evidenziando che qui non c’erano  contagiati e questo ha favorito l’importazione del contagio.

 

2. si è aspettato troppo a chiudere gli impianti sciistici. La prova deriva dai contagi nelle zone turistiche tipo Val di Sole, Val di Fiemme e Fassa e Val Rendena;

3. si è permesso per troppo tempo la visita dei familiari agli ospiti delle RSA;


4. i sanitari non sono stati dotati immediatamente dei dispositivi di protezione individuale e non si è provveduto in tempi brevi ad eseguire loro i tamponi;


5. non é stata perseguita la ricerca dei contagiati asintomatici e loro isolamento. In italia gli asintomatici saranno 100.000 come sostiene il virologo dell’università di Padova prof Andrea Crisanti. 12 giorni fa l’ordine dei medici del Trentino ha sollecitato la ricerca degli asintomatici ma finora non si è provveduto.


6. non è stato valutato, come su tutto il territorio nazionale, attentamente il decreto del 31 gennaio del consiglio dei Ministri in cui si decretava per sei mesi lo stato di emergenza sanitaria.”

 

Fin qui nulla di nuovo e nemmeno sarebbe giusto infierire non fosse così importante, anche per noi consiglieri di opposizione, tenere alta l’attenzione affinché gli errori di queste prime settimane non proseguano anche nelle prossime fasi che si preannunciano molto lunghe. Siamo prossimi all’arresto del numero dei contagi ma non per questo alla fine dell’epidemia.

Nella foto, il grafico rappresenta l’arresto dei contagi atteso per la fine della prossima settimana e nelle curve colorate le ipotesi di recrudescenza

 

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Per il futuro, e come per ogni crisi già vissuta, assisteremo a strascichi di polemiche, discussioni e ricerche di responsabilità. E benché l’italia sia la terra delle indagini, dei risvolti giudiziari anche incompiuti o dei talk show dal titolo “si poteva fare diverso”, non va meglio nemmeno agli amministratori a nord del nostro confine con le prime avvisaglie di insofferenza sociale che cito qui sotto in particolare attraverso una notizia che mi ha molto colpito.

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Che questi giorni di bilanci acerbi, imprecisi, provvisori diano comunque l’occasione di una grande assunzione di responsabilità per ciascuno: chi di governo, chi di controllo e per chiunque di collaborazione sociale ancora una volta e con rinnovata convinzione rimanendo a casa.