CONSIGLIO PROVINCIALE: LA COMUNICAZIONE È IMPORTANTE MA ORA SERVONO I FATTI.

Da Michele Dallapiccola
Nella sua relazione sulla crisi da Covid-19, Fugatti ieri in Consiglio ha confermato che dalla sua giunta, la comunicazione è stata ritenuta un atto strategico.

Deve proprio esser così perché praticamente finora è stato fatto davvero poco altro!

E infatti anche in Aula, purtroppo, abbiamo dovuto assistere alla replica della conferenza stampa quotidiana presentata in maniera sintetica. Invece, ci sarebbe piaciuto sentir parlare di provvedimenti amministrativi, di disegno complessivo di una exit strategy, di quali politiche sanitarie si prefigurano per il nostro futuro. Sarebbe stato bello sapere quali fragilità sociali verranno prese in mano per prime ma soprattutto sarebbe stato necessario avere un quadro anche solo generale delle risorse disponibili e da dove si intenda recuperarle.

Conoscere il dato finanziario generale è fondamentale per elevare qualsiasi forma di proposta sensata e credibile e invece in merito a questo dopo mesi di richieste formali la risposta che abbiamo ottenuto è stata:

“In base alla disciplina degli equilibri di bilancio e quindi di indebitamento per gli enti territoriali è possibile contrarre nuovo debito nella misura in cui si ammortizza debito in essere”.

 

Non credo servano ulteriori commenti. 

E intanto è impietoso il confronto con Bolzano  dove la Giunta altoatesina, due giorni fa, ha stanziato 300 milioni di euro freschi freschi per la sua popolazione e società. Parecchi provvedimenti tra i quali, per citare almeno un esempio, un aiuto immediato per il canone di locazione con un importo massimo di 800 euro per ciascuna famiglia che verrà erogato per tre mesi. Hanno diritto a questo sostegno quei cittadini che, a causa della situazione di emergenza, hanno perso il loro lavoro e per ottenere questo sostegno basterà compilare un modulo scaricabile dal web accompagnato da un’autocertificazione nel modulo di domanda.

Nel frattempo, a Trento, ogni sera da 40 giorni ormai, si tiene un’ora di conferenza stampa, dove si continuano a leggere elenchi ed auspici.