La presentazione di questi giorni all’Assemblea plenaria del “Next Generation EU”, da parte del presidente dell’Esecutivo Ue, Ursula von der Leyen ha svelato gli indirizzi della Commissione europea anche intorno ai temi agricoli. Numerose ombre si stagliano sul futuro dei finanziamenti europei in agricoltura.
A titolo di orientamento per il lettore con poca dimestichezza ma qualche curiosità su questi argomenti ne parleremo interrogando anche la giunta. Prima, troverete qui di seguito una brevissima sintesi relativa al significato e al valore finanziario dei principali termini citati nel testo.
La PAC politica agricola comunitaria è divisa in due grandi capitoli detti PILASTRI.
Attraverso il 1° PILASTRO, Bruxelles effettua i cosiddetti pagamenti diretti o TITOLI che gli agricoltori ottengono attraverso la DOMANDA UNICA. Per il Trentino oggi vale ca. 13 milioni/anno.
Sempre del primo Pilastro fa parte il fondo FEAGA. Per noi sono importanti i cosiddetti Fondi OCM Ortofrutta dove anche le nostre organizzazioni dei produttori percepiscono il 4% ca. del valore produzione/anno. Valgono circa 17 milioni milioni €/anno, ⅔ circa dei quali vanno alla sola Melinda. C’è anche una OCM Vino con 4,4 milioni €/annui divisi in: 1,8 mio€ per azioni di promozione, 1,5 mio€ per rinnovo vigneti, 1 mio€ scarso per le cantine.
Da segnalare anche le OCM Miele: 240 mila €/anno ca. e l’OCM Olio: 200 mila €/anno ca
Del 2° PILASTRO/Fondo FEASR è conosciutissimo il PSR o piano sviluppo rurale che per il Trentino vale poco più di 300 milioni€ a valere sul settennio ‘14/’20
Vi è poi un PSRN – nazionale che all’Italia, per il ‘14/’20, è valso circa 2,2 miliardi €.
Dentro a questo riparto tra i piani operativi nazionali-PON, la gestione del rischio che il Trentino utilizza per assicurazioni e fondi mutualità vale ca. 25 milioni €/anno.
Dal PON irriguo nazionale sono arrivati 10 milioni € mentre dal Fondo pesca FEAMP circa 2.
Intanto, il 27 maggio è stato annunciato il nuovo progetto per il bilancio dell’UE nel periodo 2021-2027 che include un taglio della politica agricola comune (PAC) del 9%. In cambio si è rafforzata la politica di coesione grazie a i fondi del piano di risanamento.
Pertanto, Bruxelles propone un budget totale per la PAC di 348.264 milioni di euro tra il 2021 e il 2027, che è del 9% in meno rispetto alla stima fatta per il periodo 2014-2020, di 382.855 milioni di euro (confronto con i prezzi di 2018)
Il taglio al PRIMO PILASTRO cioè gli aiuti diretti a sostegno delle entrate degli agricoltori e degli allevatori è pari al 9,7%. Per semplificare parliamo di 30 miliardi€ in meno!
Per quanto riguarda il SECONDO PILASTRO cioè i fondi per lo sviluppo rurale, la proposta prevede un taglio del 6,7% rispetto al bilancio comunitario. Significano 6 miliardi€ di meno.
Tutto questo nonostante il ricorso a 24 miliardi anticrisi, 15 dei quali dal cosiddetto Recovery Fund, destinati agli obiettivi ambiziosi posti dalle strategie Farm to Fork e Biodiversità, che ha solo in parte lenito la gravità degli inevitabili tagli di bilancio.
Ora, la notizia che preoccupa di più il mondo agricolo riguarda comunque lo spostamento della partenza della prossima PAC 21-27 almeno al 2023.
Su questo contesto pesano le decisioni del governo provinciale. Si è voluto evitare il ricorso alla massiccia assunzione di mutui nè finora, si è manifestata nemmeno particolare propensione a coprire le misure del PSR.
Alcuni capitoli, rimasti sguarniti dall’elevata capacità di investimento e di spesa degli agricoltori trentini, hanno valorizzato velocemente le risorse assegnate ma ora attendono segnali dalla Provincia per poter proseguire nei loro progetti.
Nondimeno preoccupano le coperture finanziarie delle superfici a premio del PSR quelle comunemente conosciute come sfalcio alpeggio e compensativa.
Per tutti questi motivi abbiamo interrogato formalmente la giunta per sapere
- quali siano le intenzioni dell’esecutivo relativamente alla copertura finanziaria delle misure a superficie del PSR in particolare per il biennio ‘21-’22?
- se sono stati presi contatti con la Commissione Politiche Agricole nazionale per capire se vi sia intenzione da parte dello Stato e del Sistema delle Regioni e delle Province Autonome di individuare delle misure a compensazione degli annunciati tagli sulla futura PAC ‘21/’27?