La malga non è uno zoo

Da Michele Dallapiccola

Siamo preoccupati per lo stato di salute delle persone che in questo fine settimana sono occorse in incidenti con animali domestici. Non di meno, avvertiamo il bisogno di inviare loro parole di incoraggiamento insieme ad un augurio di pronto e veloce recupero della salute.

Sono lesioni molto dolorose e difficili da guarire e il rammarico per l’accaduto è lenito solamente dall’epilogo di questi fatti che poteva essere ben peggiore.

Gli inquietanti episodi di cronaca, che questi giorni raccontano ad esempio dell’attacco di un asino e della carica di un bovino all’uomo, non sono inspiegabili né incomprensibili e impongono alcune riflessioni di circostanza.

Al netto di questo grave infortunio del carico emotivo e fisico per le famiglie siamo di fronte al bisogno di lanciare un messaggio alla società.

“Alm ist kein Streichelzoo” – la Malga non è una Fattoria didattica: recita il claim di una campagna informativa sociale della vicina Austria. Da qualche anno sono ricordati, in forma divulgativa, atteggiamenti e comportamenti da tenere quando si incrociano animali. Questa decisione è avvenuta dopo incidenti che purtroppo lì hanno avuto degli esiti letali.

Le regole universali di ingaggio con gli animali valgono indipendentemente dal fatto che ci si trovi di fronte a selvatici che a domestici.

In particolare pare che l’asino, fosse un maschio, in prossimità del recinto delle femmine. L’istinto sociale di questo animale lo ha portato a proteggere il proprio harem riproduttivo e ad ammonire chi, ancorché inconsapevolmente si sia avvicinato. Nel secondo caso si tratta di una femmina e del proprio neonato. Persino una pecora può essere pericolosa se intende proteggere un proprio agnello, immaginiamoci un animale che può arrivare anche fino a 8-9 quintali di peso.

Fino ad ora in Trentino indicazioni di questo tipo sono state ampiamente diffuse riferite prevalentemente alla specie orso.

Recentemente però, abbiamo avvertito la necessità di stimolare la giunta provinciale ad effettuare analoga campagna anche per la specie lupo. Purtroppo abbiamo riscontrato l’assoluta indisponibilità dell’esecutivo a dar seguito alla nostra proposta. Il susseguirsi di episodi preoccupanti come quelli di questi giorni ci inducono a reiterare le nostre richieste. Riteniamo sia il caso di attivare qualcosa di ancora più ampio relativo ai selvatici ma anche agli animali domestici in malga. Una campagna informativa che porti consapevolezza alle persone che si avvicinano gli animali. E’ importante sapere che esistono degli atteggiamenti possibili e dei comportamenti da evitare al fine di limitare al minimo gli incidenti. 

Sono moltissimi gli esempi da cogliere. Il più interessante è sicuramente quello austriaco. In Trentino, la campagna informativa potrebbe seguire in falsariga ciò che è stato fatto esclusivamente per la specie orso.

Per questi motivi abbiamo redatto questa mozione con lo scopo di impegnare la giunta

– ad attivarsi per una campagna di sensibilizzazione pubblica di livello provinciale per informare la popolazione dei rischi da evitare nell’ingaggio di animali domestici e/o sinantropi e quali atteggiamenti vadano tenuti nei confronti delle varie specie di selvatici nei quali risulta sempre più frequente imbattersi.