ESPLODE LA DROSOPHILA.

Da Michele Dallapiccola

E C’ERA DA ASPETTARSELO, LO AVEVAMO DETTO!

A nulla è valso per il mondo dei piccoli frutti che la giunta leghista costruisse un apposito Ufficio dentro al “castello” per la propria assessora. E così, mentre a tenere banco sul tavolo del dibattito politico sono i posti in CDA, la lentezza della grande MADRE dell’agricoltura trentina – la FEM – ha colpito ancora.

Da qualche mese è operativa la deroga al Decreto 357/’92, per l’utilizzo di parassiti alieni da utilizzare in agricoltura per quel tipo di lotta integrata che attendevamo da anni. Peccato che celerità di attivazione dei protocolli di utilizzo, ci sia stata solo per il parassitoide della cimice asiatica. Le sperimentazioni sui parassitoidi pare siano state implementate da veri e propri copia/incolla. Il tutto per accelerare il processo di liberazione della vespa samurai in modalità sperimentale prima e operativa poi.

Nessuna premura ha contraddistinto invece un analogo percorso per la drosophila suzukii.

Sono 12 anni che – col mondo contadino -, attendiamo questi giorni. Per tutta la scorsa legislatura, abbiamo inseguito pesanti trattative con Roma, anche ad opera del sottoscritto. Vedere il nostro lavoro, portato avanti senza l’apparente impegno fa davvero male. Eppure esistono studi che potrebbero essere utilizzati per accelerare il processo di rilascio del parassitoide ganapsis b.. Pare anche che FEM non abbia intenzione di omologarli seguendo tortuosità burocratiche dannosissime. Si finirà col perdere un altro anno di produzione, schiacciati dallo scarso impegno e vivendo una condizione di figli di un dio minore

Intanto in questi giorni, le condizioni climatiche straordinarie hanno provocato uno sviluppo abnorme della drosophila.

Le coltivazioni dei berries anche a livello provinciale sono state letteralmente devastate. Le fragole sono il frutto che più ne ha risentito tanto da subire, ci auguriamo transitoriamente, un grave momento di deprezzamento. Pare siano decine e decine di quintali di ciliegie e soprattutto di fragole, scartati in fase di raccolta da produttori e consorzi in particolare in Valsugana. 

Ma probabilmente parliamo di una valle dove le mele ancora coltivate sono meno interessanti che altrove, figuriamoci le fragole.

Pezzi di qualità, ancora in salute!
Di bei frutti per decorare dolci come questi, nel 2020 potrebbero rimanerne davvero pochi.