AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA

Da Michele Dallapiccola

Lottizzato il sistema della promozione turismo! La recente riforma del turismo targata lega potrebbe contenere una polpetta avvelenata particolare nociva alla democrazia e agli equilibri del sistema economico turistico trentino. 

Cerchiamo insieme di capire il perché di questo rischio

Ne ho voluto parlare anche sull’Adige del 6 agosto 2020

Sono stati molti e bi-partisan, i consiglieri che nei giorni scorsi si son spellati le mani a furia di complimentarsi per aver trovato una mediazione sulla composizione delle Apt. Questo ha distolto in modo grave l’attenzione del dibattito politico su un punto problematico centrale dai più ignorato: la norma ha costruito un consiglio di amministrazione a capo della Trentino Marketing.

Ce n’era bisogno? Appare subito un difetto: il rapporto tra assessorato e sistema della promozione viene disintermediato, rallentando tempi delle decisioni, dilatati dalla burocrazia.

In secondo ma ben più importante luogo, preoccupa la natura di questo nuovo consiglio di amministrazione. Di nomina politica? O meglio, partitica? Ne aveva bisogno il turismo?

Non finisce qui.

Perchè la lega ha insistito per istituire le associazioni di ambito territoriale ATA? Avranno un presidente, se sarà nominato dal nuovo CDA della Trentino Marketing  il cerchio si potrebbe chiudere. Se vogliamo proseguire con le preoccupazioni immaginiamo ora anche un ulteriore scenario. Poniamo che un’associazione di categoria molto vicina alla lega e ben dotata finanziariamente decida di affrontare una scalata  a questo sistema.

Fa nominare propri rappresentanti dentro al nuovo CDA della Trentino Marketing.

Questi a loro volta nominano propri uomini di fiducia come presidenti delle neonate ATA.

A questo punto, potrebbe risultare estremamente agevole per loro conoscere bene i problemi di natura finanziaria che le varie APT potrebbero incontrare a raggiungere il 51% di finanziato privato richiesto dalla norma di cui sopra. La dotazione finanziaria dell’associazione del nostro esempio immaginario, potrebbe intervenire in un momento difficile, conquistando anche solo con pochi fondi, un posto di rilievo nel CDA delle varie APT.

L’associazione del nostro esempio immaginario verrebbe ad avere un pesante controllo sui 50 (CINQUANTA!) milioni di € che ogni anno il Trentino investe per promuovere il turismo Trentino.

Mi sembrava giusto segnalarlo prima che avvenga e come secondo me, avverrà.