SOLUZIONI AL POSTO DEL SILENZIO.

Da Michele Dallapiccola

“Grande vicinanza, massima attenzione”

Alla nausea i leghisti Provinciali ripetono questo slogan. Quando chiedi loro in modo diretto cosa hanno intenzione di fare rispetto ad un qualsiasi specifico problema.

Così è stato per la gestione dei Grandi Carnivori. Dai banchi dell’opposizione non parlarono mai di situazione complicata.

Oggi invece questo è l’incipit di ogni loro intervista.

Raccoglievano firme i leghisti di un tempo, manifestavano sul posto, senza mai proporre soluzioni se non semplicistiche o populiste.

Dai banchi di governo, proseguono il trend. Con qualche piccola differenza. Le conferenze stampa hanno preso il posto dei gazebo. E’ rimasto in piedi lo sport preferito: dare la colpa a qualcun altro, in questo caso Roma e relativo Ministro. Assenti nuove proposte, ridotta al minimo la presenza sui territori a fianco degli allevatori. Siamo sicuri a causa del COVID?

Ne ho vista poca di attività di campo in questi due anni, se non a distribuire bronzine alle mostre. Gli incontri pubblici poi, si sono tenuti solo grazie a qualche Comune ed in generale si è cercato di parlarne poco, il meno possibile.

Nemmeno ieri, sopra i 2000 metri nel Lagorai, dai pastori ormai obbligati “custodi” di lupi anziché delle proprie pecore, ho appreso che non si è presentato nessuno. Nemmeno stavolta.

Eppure i pastori avrebbero molto da raccontare, specie a chi amministra. Sono imprenditori veri la cui professionalità e preparazione non chiede di sparare. Ma di vivere in pace.

Chi ha voluto il lupo se lo custodisca, dicono. Chi ha il compito di preservarne la diffusione lo tenga lontano dalle persone. A questo punto si ribalterebbe la prospettiva. La Provincia, con proprio personale, propria attrezzatura propri cani, assisterebbe alla gestione di mandrie e greggi.

Con disponibilità anche estemporanee, stagionali, si potrebbero attivare servizi di guardiania. Anche perchè, sembra che ora l’atteggiamento del lupo, stia cambiando.

E’ una cosa nuova, la preoccupazione di questi giorni e si sta facendo pesantemente consistente.

Perchè i lupi, affamati, hanno cambiato strategia. Attaccano di giorno, anche con i pastori in mezzo al gregge.

Sarà pur vero che non c’è pericolo, scrivono gli esperti e lo certifica la letteratura. A viverla sulla propria pelle sembra però solo una questione di tempo.

Ed è una persona forte, a tratti possente il mio amico, ma ve lo garantisco; mentre me lo racconta gli si rizzano i peli delle braccia e gli occhi gli diventano lucidi.

Intanto si fa sera.