LA PROVINCIA NON SA PIÙ CHE PESCI, OPS… ORSI PIGLIARE?

Da Michele Dallapiccola

Poche persone meglio di noi possono comprendere cosa stia provando l’esecutivo provinciale in queste ore. Vivemmo, altrettanto grosse difficoltà politiche, quando si verificarono i primi contatti cruenti dell’orso con l’uomo già a partire dal 2014

Se dunque a questa Giunta va tutta la nostra solidarietà umana non può parimenti aggiungersi il sostegno politico. 

A mio avviso sta cercando di gestire il problema dell’interazione dell’orso con l’uomo in maniera eccessivamente populista e poco scientifico/amministrativa. Nel frattempo, almeno in questo momento, sta completamente ignorando il problema lupo. 

Ma torniamo al problema orso dove si tamponano falle solo dopo che sono accaduti gli incidenti. Agli annunci tanto roboanti quanto complicati da realizzare, spesso ritrattati, si sostituisce la smentita quando non il dimenticatoio. Volete un esempio? Avete più sentito parlare di abbattimento per JJ4 o M49? Barattato per un non meglio precisato studio scientifico che – chissà quando – produrrà uno studio dal quale emergerà che in Trentino di orsi e di lupi ce ne staranno ancora parecchi? Il rischio è concreto.

Intanto, alcuni plantigradi incombono sui centri abitati. E se è un fatto che succede da sempre, non ritengo giusto dovercisi abituare. Per evitare tali disagi, le soluzioni devono risultare più ampie e complessive della semplice cattura e reclusione dell’incauto plantigrado di turno. Rimosso il quale, tra l’altro, per territorialità di specie si creerà immediatamente il posto per un suo sostituto.

Dunque? Piani di gestione concordati col Ministro, sviluppo ed evoluzione del PACOBACE:

  • sono questi i provvedimenti seri riguardo ai quali valutare la praticabilità in luogo delle catture random che riveleranno drammaticamente come l’ennesimo buco nell’acqua. Gli atti di un Presidente all’apparenza un pò disorientato, nutro il timore, saranno invece impugnati. E’ un fatto inevitabile perché ci sono molte più persone sensibili al benessere dell’orso di quelle che hanno paura di vederlo fuori da casa. Ne sa qualcosa chi amministra o ha amministrato trovandosi alle prese con persone dalle esigenze ed opinioni diametralmente opposte. Si è costantemente alla prese con questo eterno rebus.

La ricetta? Non è una sola. Ci si deve preparare e studiare anziché affidarsi al populismo o alle telecamere in luogo dei gazebo. Invece?

“Ci avevano detto che l’orso non attacca l’uomo”: dichiara la lega alla “Tivvù”. Peccato che non sia mai stata affermata una simile sciocchezza da nessuno, anzi. Erano gli stessi leghisti a canzonare il sottoscritto quando invitavo a fare rumore frequentando i boschi fino ad utilizzare dispositivi sonori proprio per non incorrere in pericolosi incroci. 

A non attaccare l’uomo, piuttosto è il lupo. Eppure si cerca di ottenere comunque il permesso di sparargli per ragioni di pubblica incolumità. Falso postulato, poiché da 150 anni a questa parte pare che il lupo non abbia mai aggredito uomo. E’ inutile insistere su questa strada. Se si vorrà ottenere qualcosa, si dovrà procedere con l’adozione di un piano lupo sulla scorta di quanto già proposto dall’ex Ministro Galletti, da noi votato in commissione politiche agricole nazionali e che potrebbe trovare base giuridica in Trentino nella nostra legge 9/’18.

Piccola parentesi sul lupo

Chiudiamo infine il discorso sull’orso, che pur in condizioni particolari l’uomo, lo attacca, eccome!

Si ha come l’impressione che il disegno sia quello di ammassarli in un recinto per obbligare il ministro a portarseli via. Ma siccome non si può pensare che sia possibile risolvere problemi così complicati a “colpi di clava” il disegno non funzionerà.

Ammesso e non concesso che la collezione di orsi in gabbia di Fugatti, divenga realtà!

Qualcuno impugnerà questo striminzito ottuso provvedimento. E il ministro pure colpevolmente assente, non si spenderà certo per aiutarci. Noi saremo ancora una volta lasciati sempre più soli a risolvere un problema con i governi nazionale e peggio provinciale che non sapranno davvero più che pesci…ops, che orsi pigliare.

PS: nella foto di copertina è ritratta DJ3, l’orsa reclusa da anni al Casteller. Dopo quella di M57, prossimamente potrebbe ricevere ancora molta, molta compagnia.