IL MALTEMPO, L’AGRICOLTURA E LA LEGA AL GOVERNO DEL TRENTINO

Da Michele Dallapiccola

Se per un politico, esprimere vicinanza e solidarietà nelle situazioni di sventura agli amici contadini è un atto dovuto e riguardoso, un partito al governo del Trentino insieme alle “pacche sulle spalle” ha la responsabilità di portare con sé qualcosa di più concreto.

Va precisato che nei confronti dei danni da meteo per soggetti non assistiti da copertura assicurativa, l’ente pubblico può fare poco quando non pochissimo e in determinate, particolari condizioni.

Proprio per questo all’inizio di questa programmazione rurale fu fatto un grande passo in avanti, spostando il sistema delle assicurazioni dal primo al secondo pilastro della PAC. Questa descrizione tecnica in parole povere significa avere certezze riguardo alle risorse disponibili. Nelle precedenti Programmazioni finanziarie rurali infatti l’accesso ai fondi di stabilizzazione del reddito era aperto alla base nazionale. Pensate l’incertezza che comporta il dover correre per dividere una torta tra tutte le regioni. Dopo la modifica del sistema di riparto finanziario siamo passati a stabilire la dimensione della fetta spettante a ciascuna regione e provincia autonoma fin dall’inizio della PAC in corso.

Il risultato è stato, che siamo passati dal disporre di circa 20 milioni di euro all’anno pregressi e in forse agli attuali 25 milioni€ certi, all’anno. Oggi, il plafond di persone che possono beneficiare del sistema di stabilizzazione del reddito è sempre più ampio. Per vari motivi. 

Innanzitutto perché accanto a questi, la Provincia ha sempre messo a disposizione fondi supplementari per  Co.di.pra. Poi, soprattutto perché i bravi amministratori del Consorzio Difesa, negli anni, hanno spostato sempre più gli aiuto da un sistema basato sulle polizze ai cosiddetti IST: strumenti per la stabilizzazione del reddito.

Tornata dalle vacanze, l’assessora, oltre alla vicinanza e alla solidarietà, temiamo che potrà dare poca soddisfazione ai contadini. Questo perché nelle attività economiche la solidarietà si comprende meglio se ha forma di aiuti o finanziamenti. Veri, reali, legali, fattibili.

Per poter attivare aiuti straordinari in una condizione similare a ciò che è successo per la crisi da Covid per gli albergatori, bisognerebbe poter dichiarare lo stato di calamità naturale. Tutti sappiamo che dal punto di vista giuridico si tratta di un’operazione piuttosto complessa dunque la cosa più concreta che l’assessora può ora promettere – ed in tempi brevi – è quella di trasferire più fondi al Co.di.pra per promuovere e allargare e rendere più “leggero” il plafond degli aventi diritto.

Più volte abbiamo rimarcato l’assurdità ed il non senso dell’azione del Presidente Fugatti nel trattenere parcheggiati 350 milioni di euro. Si tratta trattandosi del fondo di riserva del Presidente da dove la variazione di bilancio potrebbe essere apportata in tempi molto rapidi con gli evidenti benefici del caso. Inoltre, grazie a lavoro di Co.di.pra, attraverso gli strumenti mutualistici, si otterrebbe un’interessantissima effetto finanziario moltiplicatore.

Ci auguriamo che nelle passerelle leghiste agricole e pre-elettorali dei prossimi giorni, si dispenseranno serietà e provvedimenti concreti assumendosi la responsabilità di quello che si può davvero fare.

Per questo motivo abbiamo predisposto un’INTERROGAZIONE al fine, a parer nostro, di far arrivare un giusto suggerimento alla lega.

  • A quanto ammontano gli stanziamenti a favore di Co.di.pra per l’anno 2019 e 2020
  • C’è intenzione di implementare in maniera straordinaria questi stanziamenti?

Aiuterebbe molto saperlo. Solleverebbe l’amarezza anche di chi è stato colpito dal maltempo in questi giorni.

PS: nella foto di copertina ho riassunto, il sistema di finanziamento della PAC al Trentino. Ho attinto alla mia memoria pertanto chiedo venia se le cifre pur attendibili, non siano precise ed aggiornatissime. Eventualmente troverete tutti gli approfondimenti del caso su www.trentinoagricoltura.it