C’è incertezza sul come gestire al meglio i bambini e i ragazzi bloccati a casa dalla quarantena da Covid. Quale autorevole testimone, anche Fugatti la certifica in una recente quanto infelice clip video, apparsa nei giorni scorsi su “Il Dolomiti”. Il video a questo link!
Non è solo, il presidente, quando cerca di immaginare il momento nel quale si occuperà di come aiutare i genitori a curare questa delicata fase.
Anche l’assessore all’istruzione infatti, destreggiandosi tra un comizio elettorale e l’altro, sta sicuramente pensando a come organizzerà la didattica a distanza per i ragazzi e bambini bloccati a casa per quarantena da Covid. Peccato che per alcuni di loro, questa prassi sanitaria sia già iniziata. Denunciamo pubblicamente il problema che si è verificato, proprio in qualche caso segnalatoci. Alcuni genitori e studenti hanno rilevato l’assenza di opportuna assistenza tecnica da parte del personale docente.
Ci chiediamo se gli istituti comprensivi, siano stati in grado di mettere gli insegnanti nelle migliori condizioni di poter operare in tal senso?
Di seguito, il testo dell’interrogazione.
Carenze nella didattica a distanza
Molti bambini e ragazzi in quarantena domestica derivante da positività a Covid, anche nella stessa classe, non stanno ricevendo adeguata assistenza e continuità nell’insegnamento a distanza. Trapela un senso di incertezza nell’organizzazione scolastica. Questo specialmente per quanto riguarda la gestione della didattica da remoto. Pare non siano chiari e precisi nemmeno gli indirizzi su come procedere. Nella filiera organizzativa, il personale docente denuncia spesso di non esser stato messo nelle condizioni di poter attivare prontamente attività scolastica per i ragazzi rimasti a casa.
Probabilmente, i protocolli prevedono dotazioni multimediali e connessioni informatiche più robuste.
Vi è tuttavia, un pesante rimpallo di responsabilità tra l’organizzazione scolastica e quella provinciale, che dovrebbe governare tutto il processo di assistenza tecnica nei vari istituti.
Tutto ciò premesso il consiglio interroga la giunta per sapere
perché in provincia, ogni classe di ogni ordine e grado non sia in grado di garantire la didattica a distanza a bambini e ragazzi in quarantena preventiva domestica.
Trento, 24 settembre 2020
Cons.ri Dallapiccola, Demagri, Rossi.