STATALIZZAZIONE DEL TRENTINO? ORA I DUBBI SON FUGAT(T)I

Da Michele Dallapiccola

Siete tra i preoccupati per la statalizzazione che il Trentino sta subendo a causa della Lega? Beh, se ancora qualcuno aveva dei dubbi ora può dire di averli davvero fugati

Il capolavoro politico di “venetizzazione” che i salviniani trentini stanno compiendo in queste ore è da antologia. 

Dopo la vicenda dei 5 milioni€ a Veneto Sviluppo, dopo aver cercato in tutti i modi di svendere loro l’A22, sganciandosi dall’accordo con il Suedtirol, tra poche ore assisteremo alla presentazione di un nuovo suggello del Trentino con il mondo della Destra Veneta. Convocato in veste di attore protagonista ecco a voi niente poco di meno che: Luca Zaia!

Bravissima persona, eh! Governatore capace, estremamente adatto a gestire la sua terra.

Appunto la sua. Quella affamata di autonomia, collante intorno al quale egli ha costruito tutto il suo personalissimo successo.

Ciò che la lega Trentina sembra aver dimenticato, invece, è che il Trentino l’autonomia ce l’ha già. Basterebbe utilizzarla.

Non di poco conto tra l’altro, osservare che la maggioranza dei comuni, specie di piccola dimensione, non vogliono esporre il simbolo per non esporsi a incresciosi fraintendimenti.

Il più comune è quello relativo al fatto che le amministrazioni locali poco gradiscono il farsi attribuire il sospetto di risultare guidate o peggio ancora commissariate da Trento. Figuriamoci da Venezia!!! E’ il motivo del copioso fiorire nelle elezioni comunali di tante liste civiche. Nonostante di fatto accolgano sensibilità spesso diversissime c’è chi addirittura ha pensato di ricamarci sopra un movimento vero e proprio adatto a guidare la Provincia. E chissà se poi andrebbe d’accordo con Zaia? 

Insomma anche ai ballottaggi il nazional partito non si è lasciato sfuggire l’occasione di dimostrare ciò che è. Completamente legato a diktat che vengono dall’alto politico nazionale o dal sud della nostra provincia ,a costo di arrivare a mettere in crisi i nostri amministratori locali

A voi cari elettori la scelta che riterrete più opportuna.