L’idroelettrico ai Trentini

Da Michele Dallapiccola

I numeri del settore.

  • 34 le grandi derivazioni idriche in Trentino
  • 17 le relative concessioni idroelettriche
  • 5 i miliardi di megawatt prodotti
  • 200 milioni€ il valore della produzione. 
  • 2017 l’anno in cui la norma di attuazione ha stabilito che è Trento a poter definire le modalità di assegnazione delle concessioni. Ben prima di oggi, dunque, l’articolo 13 dello statuto ci ha dato la possibilità di legiferare in materia.

Cosa è successo oggi.

Il Consiglio Provinciale ha licenziato la modifica della legge che regolerà le disposizioni in materia di grandi derivazioni a scopo idroelettrico. Possiamo considerare questo passaggio come un atto dovuto. Si tratta di una norma preminentemente tecnica. Per questo sorprende l’enorme enfasi con la quale l’assessore competente ha voluto presentarne la stesura. 

Hanno enorme significato l’acqua e l’energia cinetica che porta con sé. Non meno sorprende la forza vitale ch’essa imprime a ciò che tocca. E’ un bene collettivo strategico per i trentini sul quale molto dovrà ancora venire elaborato e discusso.

Colpevolmente la giunta in questa fase ha voluto assumersi poche responsabilità. La stesura dei bandi di gara per l’assegnazione delle nuove concessioni, così come proposto e approvato in norma, lascerà spazio ad alcune opzioni non chiare.

Cosa accadrà d’ora in poi?

Per ora, le poche regole sul tavolo oggi, favoriscono procedure di assegnazione basate sul rapporto prezzo/canone. Molti saranno i nodi che si presenteranno, gli interessi economici che effettueranno la propria pressione e altrettanti gli aspetti relativi al bene della comunità che invece andranno tutelati. Li ricordo da ex assessore all’agricoltura e alla pesca. Posso confermare le tante difficoltà che da sempre ha incontrato la Provincia nell’affrontare questi aspetti. Rendere attuale un equilibrio tra i vari utilizzi dell’acqua, in applicazione della normativa sui deflussi minimi vitali, è estremamente arduo. E potremmo procedere a raccontare quanto siano strategici gli investimenti sugli impianti e sull’ambiente. 

Il consiglio, su questi temi consegnerà alla giunta un foglio bianco. sul quale la lega al governo del trentino scriverà la propria storia.

Intanto leggono i leghisti in aula. I loro commenti alla Norma sulle derivazioni ad utilizzo idroelettrico. Raccontano banalità, desiderata ovvie, raccomandazioni alla tutela di tutto ed del contrario di tutto. Rimane, lo ripeto, un assegno in bianco a disposizione della giunta. Fortunatamente il nostro compito di controllori non si esaurisce qui. Proseguiremo a monitorare l’iter rispetto al piccolo passo che esce da Consiglio provinciale ora.

Lo stile del presente lo abbiamo visto, del futuro possiamo attuare un esercizio di immaginazione.

Si dice che il buongiorno si vede dal mattino. Quello visto in mano alla lega in questi primi due anni di governo, ci lascia pensare che avremo ancora molto su cui lavorare.