IL VALORE DELLA ZOOTECNIA TRENTINA: CHE LA POLITICA NE PRENDA ATTO!

Da Michele Dallapiccola

Perchè l’allevamento ha bisogno di proposte dirompenti? La grave contrazione del comparto vede sempre meno aziende impegnate.

Prezzo del latte, modelli sociali di vita per l’allevatore difficili da “sposare”, un politica agricola comunitaria non perfettamente adatta al modello alpino, adombrano il loro futuro.

Sono rimaste ormai meno di 800 le aziende agricole zootecniche “full-time” presenti sul territorio trentino. Rappresentano il solo 15% del miliardo di € che vale l’intera PLV agricola provinciale.

Coltivano a prato pascolo un’estensione di circa 110 mila ettari. Dove la superficie coltivata complessiva in Trentino, da tutta la frutticoltura e viticoltura messe assieme, vale circa 28mila ettari appena!

Oltre ad ottimo latte e relativi prodotti caseari, di ancor più valore, coltivano il territorio in quota. E’ una fantastica immagine per il turismo.

Col pieno convinto sostegno che di Paola Demagri ed Ugo Rossi, a nome del PATT presenteremo una serie di proposte affinché, in questo inizio di programmazione agricola settennale, da Bruxelles e dalla Provincia arrivino precisi negli aiuti e netta presa di coscienza sullo stato delle cose. Fatto che ad oggi, specie nel governo provinciale sembra mancare.

Va individuata una precisa, specifica strada trentina per allevare. La pratica dell’allevamento deve rimanere diffusa nel contesto socio-ambientale, più compenetrata, più sostenibile. Con e per gli allevatori.

  • Solo così continuerà la biodiversità. Del bestiame allevato, del nostro ambiente montano e del paesaggio nelle valli.
  • Solo così potremmo ancora passeggiare in un Trentino di montagna coltivato e caratterizzato dal verde chiaro dei prati che si alterna in maniera netta al verde scuro dei boschi.
  • Solo così potremo beneficiare di una sana gita in Malga con la presenza del dolce bestiame che allieta la nostra visione e riempie (ottimo marketing) le nostre immagini sui social.

Ecco cosa ce ne potremmo fare dell’Osservatorio permanente per la Zootecnia del quale parliamo da tempo. Composto anche da figure legate al turismo, partecipe al processo di cura del territorio. Un luogo istituzionale dove gli Allevatori tornino ad avere un ruolo chiave nella politica. Specie quella a loro dedicata.