Più che da politico, il breve pensiero che racconto qui, è dettato dalla mia esperienza di medico veterinario. Ebbene, non avrei salvato tanti animali se nella mia professione non avessi avuto a disposizione molti presìdi vaccinali.
Ho visto cani da gregge morire di gastroenterite emorragica accanto a cani loro gregari, vaccinati, salvarsi senza colpo ferire perchè vaccianti. Vere e proprie stragi di cuccioli, morti di cimurro per la soltezza dei proprietari di risparmiare sul vaccino. Dieci anni fa, la Rabbia, la pericolosissima Rabbia “silvestre“, si allontanò dall’Italia grazie ad una meticolosa azione coordinata di veterinari e forestali che vaccinarono a tappeto volpi e cani. E ho salvato bovini IBR, BVD ed onnipresenti polmoniti enzootiche. E tantissimi vitelli da Corona (sì sì, proprio un virus parente) e Rota virosi
Ecco, caro NOVAX:
ti scrivo per raccontarti che io ci sono. Sono uno dei quaranta, auspicabili, milioni di italiani che penseranno anche a te. A te che non hai fiducia nei vaccini. A te che hai paura che il vaccino faccia male. E’ un tuo diritto e fai bene ad avere paura. La paura è naturale, la paura tiene lontani dai pericoli. Ne ho anch’io sai? Perchè lo so che qualsiasi sostanza estranea introdotta nel mio corpo può avere degli effetti collaterali. E’ uno dei motivi per i quali non fumo, non bevo e cerco di mangiare il meglio possibile.
Sai come la supero? Penso alle reazioni indesiderate, quelle che fanno paura a te, nel loro insieme, nel loro numero ed entità di manifestazione. Provo almeno a prefigurarmi che cosa comporterà alla collettività gestire quelle rare persone che manifesteranno reazioni impreviste. Di certo con la malattia in regressione grazie alla diffusione del vaccino, troveranno più posto negli ospedali per esser curate, non trovi?
Il confronto che faccio è con la realtà attuale. La società si sta prendendo cura, dove e come può, di reazione certe. Sono quelle nocive che la Sars-CovII provoca ai nostri polmoni o, per chi è ancor più sfortunato, anche ad altri organi.
Iniettare un frammento che imita una parte del virus non può avere gli stessi, diretti e terrificanti che avrebbe certamente il virus per intero. Quello che ti prendi per via naturale.
I nostri anticorpi si formeranno su un pezzo di parete esterna del virus, artificialmente ricreato dentro di noi. Cosi, allorquando arrivasse il virus per intero, ci saranno già interi squadroni di linfociti pronti a scatenare contro questo un’imponente guerra anticorpale.
Ebbene, io quei frammenti me li farò iniettare. Gli anticorpi che il mio sistema immunitario formerà, lavoreranno anche per te. Gli anticorpi di tutti quelli che la pensano come me, ti proteggeranno perché un po’ alla volta, noi vaccinati, impediremo al virus di replicarsi e prosperare florido come sta tentando di fare ora.
Io ti chiedo una cosa. Una sola cosa:
conserva pure la tue paure, coltiva determinato la tua sfiducia, ma ti prego non investire tempo a diffondere le tue incertezze. Il tuo proselitismo su questioni di tale portata può uccidere. Colpisce innanzitutto i familiari di chi è già morto per questa e per tante altre malattie infettive che attendono il vaccino. Peggio ancora, potrebbe far cambiare idea a qualche indeciso.
E tu, caro novax, sono certo non hai in cuor tuo tanta crudeltà, da sopportare che magari quel non vaccinato – da te convinto a non farsi iniettare il farmaco – finisca per contrarre il virus e patirne le terribili conseguenze.