Tenersi stretta l’Autonomia e lontani gli statalisti. Questi gli interessi del PATT

Da Michele Dallapiccola

Parlo raramente del PATT, il mio amato Partito, perchè ho l’impressione che gli argomenti che riguardano l’amministrazione provinciale o la mia attività di consigliere, siano di solito più interessanti. Ma…

…oggi mi spinge a farlo la notizia della nomina del collega Ossanna in giunta regionale. E’ una questione che ha destato non pochi interrogativi. Da qualcuno interpretati come un cambio di orientamento politico del nostro partito. Come se, grazie alla presenza del collega in giunta regionale, la lega fosse diventata improvvisamente simpatica e capace?

Gli antefatti

Lo spirito di collaborazione maturato dentro al nostro ufficio politico ci ha suggerito di aderire alla richiesta di Lorenzo Ossanna. E’ stato un suo preciso desiderio, quello di assumere l’incarico di Assessore in giunta regionale. Che lo stimato collega abbia da sempre dimostrato un atteggiamento molto più pacato nei confronti della lega rispetto al trio Dallapiccola – Demagri – Rossi non è un mistero. Come non lo è nemmeno la presenza di diverse correnti politiche anche dentro al nostro partito.

E così, Fugatti, cogliendo questi alcuni aspetti, sommati al tentativo di destabilizzare la nostra posizione politica, ha pensato bene di tendere la mano a quello tra noi, meno antipatico alla lega. Certo, visti gli esiti della votazione, per ora, come cosa sicura ha portato a casa una vera destabilizzazione dentro al suo, di gruppo. 

Perchè le cose non cambieranno, almeno radicalmente e comunque non certo ora

La regia della giunta regionale è saldamente in mano all’SVP. Siamo presenti, certo, con il placet della lega ma con una sorta di loro commissariamento nell’interesse dell’autonomia dei nostri due territori.

La miglior notizia della giornata però, è stata la nomina della collega Demagri come Capogruppo. Sarà lei la nostra portavoce, colei che interpreterà la sintesi del nostro pensiero.

E sarà un agire politico, per quanto ci riguarda, lontanissimo da questa lega e dal loro modo di governare il Trentino.

Sono certo che la lega, specialmente locale, farà la sua storia. Tra poco ritornerà sicuramente a fare ulteriori proposte di collaborazione. Qualora fossero ideologiche, o di adesione partitica, con queste persone, in questa squadra, a mio fermo parere, dovranno essere rifiutate.

Solo le forze politiche che facciano da argine allo statalismo e nazionalismo possono essere alleati del Patt. Ecco perché l’asse PATT/lega non può esistere. 

La strada per le elezioni provinciale del 2023 comincia a delinearsi.

La volontà del partito di raccolta Trentino di rimanere fuori dai blocchi non va confusa con la mancanza di disponibilità a lavorare e a costruire insieme un progetto alternativo all’attuale governo provinciale. E su quest’ultimo aspetto, il mio personale impegno e di molti altri con me dentro al partito sarà massimo. E son certo che siamo in tanti a pensarla così.