ZOOTECNIA! PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

Da Michele Dallapiccola

Il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, annuncia che è stata incrementata la dotazione del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole istituito presso il Mipaaf. Non possiamo mancare di evidenziare come saranno pochissime le imprese agricole che potranno beneficiare delle misure di ristoro previste dal DL Sostegni. Non fosse soltanto per l’enfasi che ne sta dando la stampa di settore.

Il provvedimento, che stanzia circa 11 miliardi di euro per le attività più colpite dalla crisi legata all’emergenza pandemica, prevede parametri di accesso ai ristori che in termini di fatturato risultano essere fortemente penalizzanti per le imprese agricole in generale. Da questo riparto pare che all’agricoltura saranno riservate solo 450 milioni€.

E in Trentino?

Non è dato sapere quanto sarà coinvolto il Trentino da questo riparto. Di certo si svilupperanno comunque delle disparità. Questo accade principalmente perché l’ortofrutta e il vitivinicolo hanno subito dei danni limitati. Non sembra invece questa, la prospettiva riservata al mondo degli allevatori.

Indipendentemente da lockdown, zone colorate ed eventuali chiusure di sbocchi e canali commerciali di qualsivoglia natura, in zootecnia si devono comunque sostenere quotidianamente una serie di costi legati alle operazioni di lavorazione dei terreni e gestione del bestiame continuando a garantire il benessere animale attraverso una corretta alimentazione e diverse altre attività.

Le criticità del comparto

A fronte delle condizioni generali, mancano i ricavi dalla vendita di materia prima: il latte e i derivati. Il perché abbiamo già avuto occasione di ripeterlo in più occasioni. Mancano gli ospiti con il loro indotto nel comparto turistico, manca il consumo nei bar. Il settore lattiero-caseario sta vivendo un stagnazione davvero grave.

Anche i costi generali non tendono a mitigarsi. Non è dimenticato il pateracchio provinciale che la giunta ha combinato sulle aumentate difficolta burocratiche per ottenere il gasolio agricolo. Non viene certo agevolato dall’aumento dei costi dei carburanti ai quali stiamo andando incontro. A QUESTO LINK ALCUNE RIFLESSIONI GENERALI IN MERITO.

E cosa si può fare?

Sono state avviate trattative serrate con Patuanelli, per avere in cambio almeno un occhio di riguardo nella prossima PAC? Ci sono margini per permettere alla zootecnia trentina di aderire al sistema dei ristori statale?  Ed in subordine, si è pensato ad un rinforzo dei contributi settoriali o ad un irrobustimento delle campagne promozionali?

Ma soprattutto vien da chiedersi, quanto sta a cuore la zootecnia, a questa giunta provinciale?