Potrebbe passare inosservata o peggio venir letta come poco edificante, la notizia delle dimissioni per incompatibilità, di un assessore della giunta del Comune di Civezzano. Si tratta precisiamo di un atto volontario.
A chi è stato spinto dalla curiosità di approfondire non sarà certo sfuggito che a provocarle sia stata un’interpretazione restrittiva del Codice etico deontologico della Federazione dei Vigili del fuoco della PAT.
Il codice deontologico dei Vigili del Fuoco
Una norma poco chiara rispetto alla quale, sull’intero territorio provinciale, sono in corso alcune analoghe controversie. Che l’onesto Comandante del corpo di Civezzano non ha voluto affrontare. Così, ha rassegnato le dimissioni dalla Carica di assessore del Comune che contestualmente rivestiva.
E’ bene ricordare perché sia nata l’esigenza di costruire un Codice etico provinciale. Come ricorderete, si tratta di un provvedimento nato qualche anno fa all’indomani di alcuni fatti spiacevoli. Tra i Vigili del fuoco, volontari e permanenti, c’era chi come tecnico libero professionista era occorso in antipatiche posizioni di sovrapposizione di ruoli.
Il caso di Civezzano
La fattispecie non ha nulla ha a che vedere con il caso di Civezzano. La persona in parola, lavora come dipendente in un’azienda privata che si occupa di tutt’altro e fuori dal Comune.
Noncurante della situazione, il zelante gruppo di minoranza del Comune di Civezzano ha evidenziato l’incompatibilità tra i due incarichi che rivestiva l’assessore. Ora, almeno per un paio di loro l’onesto progettare, è ragione di vita. L’esser “del mestiere” li ha portati a sospettare ed ad attivarsi nel loro legittimo ruolo di controllori della maggioranza. Hanno fatto bene, è un loro compito, anche se stavolta, di incrocio di interessi non c’è nemmeno l’ombra. Le loro mal riposte rimostranze però hanno permesso di far emergere il lato migliore della politica.
La persona al centro delle perplessità ha trasformato l’onestà in testimonianza e ha rassegnato le dimissioni.
Considerazioni personali di contesto.
Gianluca Schmid è un papà a tempo pieno. Nonostante tutto, come i tanti volontari del Trentino, mette a disposizione del proprio preziosissimo tempo per la nostra comunità. In relazione alla disponibilità ha manifestato, la comunità di Civezzano gli ha conferito ben due incarichi. Assessore e Comandante dei Vigili del Fuoco. Pur in termini controversi egli si è trovato di fronte alla necessità etica ed intellettuale di scegliere. Un incarico era remunerato ed uno no, anzi gravato da un’enorme assunzione di responsabilità. Egli ha scelto questa seconda opzione.
Chi ha perso chi ha vinto.
Ha perso chi ha fatto di ogni erba un fascio, ha perso la politica locale che osserva il prossimo attraverso le travi che ha negli occhi, ha perso la politica provinciale che non ha preso posizione. E ancora ha perso la dirigenza provinciale. Quella della Protezione Civile per intenderci che dovrebbe essere in grado di mettere la politica delle condizioni di poter decidere. Le situazioni andrebbero considerate caso per caso. Invece, in maniera pilatesca, l’apparato provinciale ha messo nero su bianco il più burocratico degli schemi. Ha perso il sistema che ha bocciato la disponibilità di una persona per eccesso di disponibilità.
Che alla fine, con le sue scelte, ha vinto e con lui la nostra comunità’.
A parer mio è’ stata scritta una bellissima pagina della politica e del volontariato che rende onore a chi ha voglia di mettersi a disposizione. Per una volta la buona politica e il buon esempio hanno tenuto banco sulla cronaca.