Il dibattito: dai piazzali attraverso i social fino al Consiglio Provinciale

Da Michele Dallapiccola

La scorsa settimana è stata caratterizzata da quattro argomenti di particolare interesse. Sono scaturiti dal dialogo con i rispettivi addetti ai lavori. Ne ho subito realizzato un resoconto che è stato oggetto di confronto con il pubblico attraverso queste pagine.

Cosi, ascoltate critiche e “altre campane”, abbiamo deciso di trasformare il confronto in relativi quattro atti politici. I primi due li abbiamo depositati a firma congiunta con la Collega Paola Demagri. La terza e la quarta interrogazione sono state presentate da tutto il gruppo consiliare del PATT

Di cosa parliamo?

Da ormai tre anni, il Rapporto di Gestione dei Grandi Carnivori non viene più presentato pubblicamente. Ma se in passato veniva almeno esposto on-line, quest’anno tarda ad apparire anche lì. Gestire, significa essere responsabili e non avere timore della correttezza delle proprie azioni. Sono i principi fondanti dell’Autonomia.

Come avrete intuito, premendo sul pulsante Download potete scaricare e leggere gli atti completi.

INTERROGAZIONE-NASCONDERE-IL-RAPPORTO-GRANDI-CARNIVORI-VA-CONTRO-LAUTONOMIADownload

La Conferenza provinciale dei fitofarmaci poteva essere un punto di ri-partenza per far dialogare contadini e popolazione civile con la regia della politica. La giunta presente a metà e assente nei contenuti a nostro modo di vedere le cose ha perso una grande opportunità. Ne parlo anche in un articolo su IL DOLOMITI. A questo LINK L’ATRICOLO COMPLETO. A seguire la

INTERROGAZIONE SUGLI AGROFARMACI. CHE FINE HA FATTO IL MONITORAGGIO SALUTE?Download

A Civezzano un assessore del Comune ha deciso di dimettersi, nonostatne le inidcazione del Codice etico non trovino fondamento dell’Ordinamento dei Comuni. In pratica si tratterebbe del primo caso al mondo di dimissioni oobigate per eccesso di volontaraito! Chiediamo che la Giunta intervenga a chiarire

I DUBBI SUL CODICE ETICO DELLA FEDERAZIONE DEI VIGILI DEL FUOCODownload

La fretta è cattiva consigliera. Nel post-Vaia si è cercato di vendere il legname schiantato in fretta. Chi era “del mestiere” acquistava volentieri, a poco. E ora ce lo rivende, a tanto. La giunta, numeri alla mano, nega. Il mercato e gli addetti ai lavori interpellati confermano.

INTERROGAZIONE-MANCA-LEGNAME-AL-TRENTINO-POST-VAIADownload

Qui sotto l’articolo nel quale appare anche l’inchiesta del giornale L’Adige