La BAILO addormentata nel bosco.

Da Michele Dallapiccola

La conca del Tesino è un posto incantevole. Lo trovo un luogo speciale probabilmente perché ha vissuto tante vicissitudini.

Momenti fortunati ma anche di emigrazione e di spopolamento. Oggi si respira un’aria di rivalsa verso una storia contemporanea che in un tempo non molto lontano, è stata di crisi.

Qualche proposta di sviluppo

Per una zona così incantevole, nicchia di biodiversità, la nuova economia potrebbe offrire ottime opportunità. Innanzitutto di espansione di qualcosa che già esiste: il turismo lento, ma di qualità. E poi la zona circoscritta si presterebbe ottimamente a favorire un’agricoltura slow, con metodo assolutamente biologico. Stiamo parlando insomma di un luogo vivibile dove questi progetti potrebbero rappresentare ottime chances, tutte da costruire tutte da ripensare. 

Cosa è stato fatto in passato

Per motivi sopra citati, con il progetto “Aree Interne” nel 2017 la Provincia cercò spingere proprio su questi aspetti peculiari. Cercò di stimolare le piccole imprese locali a procedere in questo senso mettendo a disposizione ben 7,4 milioni di €. A questo link trovate il comunicato di allora. L’esecuzione procede, direi, piuttosto a rilento.

I bravi amministratori locali

A riprova della bontà del progetto osserviamo l’interessante operare delle nuove amministrazioni comunali. Hanno compreso l’importanza di questi aspetti distinguendosi in positivo su ottime azioni e ancor migliori intendimenti, ad esempio, sulla gestione delle malghe. Ma anche sulla valorizzazione storica e culturale del patrimonio esistente come l’interessante caso di Villa Daziaro. Certo, per ora solo nelle parole, senz’ombra di dubbio negli anni a venire anche nei fatti.

Le promesse del governo provinciale

Per quanto riguarda gli impegni provinciali, la campagna elettorale del 2018 aveva riacceso toni pesanti riportando alla luce vecchi schemi di sviluppo. Circonvallazioni dall’insostenibile valore di decine di milioni di euro, allo sviluppo di un distretto industriale che ha ormai e purtroppo perso il treno. Promesse figlie di un modello che sarebbe stato bellissimo in un mondo diverso ma che ormai è stato superato dalla globalizzazione – purtroppo – e dalle possibilità economiche della PAT.

Eppure è andata così: vecchie promesse, nuovi voti. E’ un’analogia che pare funzionare bene visto l’egregio risultato elettorale della lega in quell’occasione. Governare però è un’altra cosa. E così, oggi, quando ai leghisti si sbatte in faccia la realtà si arrabbiano protestano sui media come son bravi ed abituati a fare, nonostante siano passati già 3 anni dal loro insediamento e qualcosa si dovrebbe vedere almeno imbastito.

Di questo passo finiranno la legislatura al motto di “quelli di prima non hanno fatto niente!” Chissà se ai loro affezionati elettori per la tornata elettorale del 2023 questa vagonata di promesse basterà ancora.

A seguire il testo dell’interrogazione che il Gruppo consiliare PATT ha voluto depositare per stimolare il dibattito e l’assunzione di responsabilità della lega al governo Provinciale per il tombale silenzio che sta affliggendo la conca del Tesino riguardo a qualsiasi nuova opera o azione amministrativa di respiro provinciale.

NUOVO DISTRETTO PRODUTTIVO DI PIEVE TESINO, A CHE PUNTO E’ LA REALIZZAZIONE?

Con un comunicato stampa del 10 gennaio 2020 l’assessore Spinelli spiegava il progetto di riconversione degli spazi “ex Bailo” di Pieve Tesino, prevedendo la trasformazione della struttura in un polo economico artigianale ed industriale improntato alla green economy e alla sostenibilità. Attraverso Trentino Sviluppo la PAT ha emesso un avviso pubblico, con scadenza 20 marzo 2020, per verificare l’effettivo interesse privato sull’operazione. Nel comunicato si leggeva la volontà da parte della Giunta di rilanciare attraverso la valorizzazione di questo bene l’economia del Conca del Tesino, attraendo imprese e di contrastare lo spopolamento delle Valli, dando una nuova opportunità lavorativa ai giovani del posto e della Valsugana. L’operazione era costruita su un possibile impegno della Giunta da 4 milioni di euro per la valorizzazione dell’edificio in accordo con i privati che ne sono proprietari.

Sarebbe interessante conoscere la base dell’accordo per chiarire alla cittadinanza se si tratta di un acquisto da parte della Provincia o se i lavori e l’impegno di spesa sono da intendere sulla proprietà privata. Altro tema che riguarda questa valorizzazione è certamente quello della viabilità, che è da anni un problema per la Conca del Tesino. Nel programma di legislatura il Presidente Fugatti si era impegnato per la realizzazione della variante del Tesino, ma ad oggi non risultano novità in tal senso.

Tutto ciò premesso, gli scriventi interrogano il Presidente della Provincia per sapere,

• se il progetto di sviluppo per il nuovo distretto produttivo di Pieve Tesino è ancora operativo e se si a che punto è;

• se la PAT prevede di acquisire l’immobile o se l’investimento sarà fatto su proprietà di privati;

• se la PAT ha intenzione di progettare e realizzare la variante del Tesino anche per facilitare le imprese che si insedieranno nell’immobile.