Multitasking, sostenibile e segmentato. Dovrà sopra di tutto sapersi adattare alle nuove esigenze di mercato.
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Ed è fortunato il nostro caro Trentino, con un territorio meraviglioso come quello che possiede. Coi piedi in acqua, (l’acqua del Garda) e la testa fra le nuvole (quelle che avvolgono le Dolomiti). In mezzo una pancia, quella da soddisfare coi prodotti tipici del territorio.
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Sono molte le zone che si prestano alla preservazione di queste prerogative, specie perseguendo le peculiarità che ogni zona possiede per le sue produzioni locali.
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A badare alla sicurezza sanitaria ci penseranno le nostre località e i bravi operatori che le animano. Aiuteranno i propri ospiti a rispettare le regole. Alla politica a quel punto rimarrà da fare davvero poco. Ed anzi, sarebbe bastato distribuire tutti i fondi disponibili nel più breve tempo possibile. Di riforme e di ripensamenti specie sull’organizzazione del turismo non ne avremmo certo sentito il bisogno. Ma ormai è andata così. E qui ed ora, ci troviamo.
Siamo di fronte alla peggiore crisi che il settore ricordi a memoria d’uomo. Eppure ripartiremo, nonostante le nuove regole sulla promozione. Nonostante gli acciacchi della politica e dei mercati perché il Trentino è bello, grande e variegato.