Orso e Lupo, armi di distrAzione di massa?

Da Michele Dallapiccola

Parlare ancora di lupo e orso. Ce n’è davvero bisogno? Assolutamente sì, soprattutto se teniamo in considerazione ciò che sta accadendo in questi giorni. La presentazione del Rapporto Grandi Carnivori 2020 della PAT e il trasferimento di DJ3 in Germania, la dicono lunga sulle vere intenzioni della lega in materia. 

Mi spiego meglio. E’ pur vero che nella presentazione del Rapporto grandi carnivori si è fatto un piccolo passo in avanti. A ben vedere si è approfittato del lockdown optando per una presentazione filtrata dal web. Meglio di niente. Ma a parte la mancanza di dibattito dove sta il problema allora? Sicuramente nella delusione che hanno dovuto subire gli operatori zootecnici. Con l’estate alle porte, è ancora limpido il ricordo della stagione da incubo che hanno dovuto passare lo scorso anno a causa del lupo, specialmente nel Trentino orientale.

Estate 2020. Davvero indimenticabile per qualcuno.

Niente da fare!

C’era grande aspettativa su nuove iniziative in termini di prevenzione. Trovate tutto premendo il pulsante DOWNLOAD qui sotto.

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La beffa più evidente ha riguardato i ripari in quota. Ricordate il nostro stimolo a realizzarli fissi in legno anziché piazzare in mezzo alla natura un box in poliuretano da cantiere edile? Coi paesaggi da cartolina che abbiamo, stanno bene come un pugno in un occhio.

Si capisce cosa voglio dire?

E sì che di legname per realizzare delle baite tipiche, Vaia non ne ha mica “regalato” poco. Peccato che ce lo siamo rivenduto tutto agli austriaci!

Ma la maggior preoccupazione riguarda il fatto che ora gli elementi di ancoraggio al suolo sono a carico dei richiedenti. E’ assurdo! Per quale motivo si prevede che la fornitura di questi importanti mezzi di prevenzione avvenga solo metà? E’ una presa in giro bella e buona, visto che a 2000 mt di altitudine le raffiche di vento possono essere fortissime. Servono pesanti opere di ancoraggio, tutt’altro che semplici da realizzare e ancor meno da portare in quota senza ausilio.

Ci stiamo rendendo conto che oggi la lega sta chiedendo ai pastori di portare cavi di acciaio, sabbia e cemento in quota a dorso d’asino come dovettero fare gli alpini durante la guerra, nel tempo che fu?

Come nel ’14-’18.

Il trasferimento di DJ3

La seconda frustrante condizione riguarda il trasferimento dell’orsa presso un parco tedesco. La soluzione individuata dalla lega è stata quella di andare indietro nel passato e copiare addirittura alla giunta Dellai. Ha recuperato i vecchi contatti e portato l’orsa nello stesso posto individuato dalla tanto criticata Giunta di allora. In fretta e furia e in maniera un po’ pasticciata, in pieno stile leghista insomma. A QUESTO LINK potete leggere com’è andata.

Parliamo di una soluzione nota, considerata e infine scartata anche dalla giunta Rossi. Che però di coraggio e di coscienza etica ne aveva di certo mostrata molta di più, operando in due direzioni. Innanzitutto decidemmo di non usare gli animali reclusi a scopo ludico ricreativo. La moda dei giardini zoologici e dei circhi con animali è giusto che faccia il suo corso. E poi fummo gli unici a prendere il coraggio a due mani ed operare. Specialmente dove i danni, ormai angoscianti e all’ordine del giorno, dopo innumerevoli tentativi di dissuasone andati a vuoto, ci avevano spinto a prendere decisioni serie!

E questo è solo uno tra le decine di episodi.

So che è impopolare dirlo, ma rimango convinto che se un orso è troppo pericoloso o dannoso per rimanere libero, sta meglio morto che drogato e psicotico, dentro ad un box di cemento.

Al Casteller: avanti, c’è posto!

Da quest’azione, neanche tanto in filigrana, si intravede che la lega al Casteller sta preparando lo spazio per ingabbiare il prossimo soggetto. Perché, di assumersi altre responsabilità, la giunta Fugatti, per ora, pare non ne intravveda nemmeno l’ombra. Meglio insabbiare – ops… – ingabbiare tutto. Sperando che le cose le risolva qualcun altro. Perché ora va proprio meglio così. 

Ci avete fatto caso che tutte le azioni amministrative fin qui attuate dai leghisti non sembrano aver prodotto risultati di consenso eclatanti?

Ad esempio, dai ridotti investiti per la cooperazione internazionale, quale vantaggio evidente hanno potuto apprezzare i trentini? Provando (impugnati dal governo) a chiudere le liste d’attesa per gli alloggi popolari, cosa è migliorato nelle graduatorie di accesso? E il tanto sbandierato problema degli extracomunitari e dello spaccio in piazza Dante? Basta scegliere un giorno qualsiasi per passarci e veder che non è cambiato nulla.

Che c’è di meglio di un grande carnivoro libero nei boschi?

Ecco un ottimo argomento per sollecitare consenso e cercare qualcosa che fa paura a tanti. Si incastra benissimo con il classico cliché dialettico-politico della lega sotto ai gazebo, ottimo anche adesso che è al governo. 

“Caro cittadino, ecco! Là nei boschi, un pericolo per te. Non ce l’ho messo io ma ti sono vicino, sono d’accordo con te che fa paura. Io lo rimuoverò se me lo lasceranno fare. Perchè ora non sono più Rossi e Dellai, ora che al governo ci siamo noi, è a Roma e Bruxelles che ci sono dei cattivoni che non ci lasciano uccidere.

Dacci il tuo voto, dacci la tua fiducia e noi spareremo. Con calma, però“

Così, si prova ad evitare di parlare di tutto il resto, di tutto quello che non va affatto bene. Lupo e orso: ottimi anche come arma di distrAzione di massa, insomma?