MANOVRA DI BILANCIO “RISTORI” Tanto fumo, provinciale, con l’arrosto, dello Stato.

Da Michele Dallapiccola

Per quanto mi riguarda confermo che in 13 anni di Consiglio Provinciale, una “Babilonia” del genere non l’avevo mai vista. La stessa Giunta Provinciale nelle parole lette da Spinelli in Aula ha dichiarato: “Nella sua impostazione il disegno di legge ha avuto un iter piuttosto tortuoso…”

Ad onor del vero, tra Stato e Provincia i soldi a disposizione non son pochi. Va considerato però che la crisi ha colpito davvero duro e di conseguenza sarà molto difficile che questa amministrazione riesca a dare soddisfazione con Ristori equi e trasversali a tutti quelli che sono stati colpiti dalla crisi. 

Gli interventi in campo agricolo.

Rubando una metafora mondo dei motori, in questo settore si è smascherato il punto morto inferiore di una narrazione amministrativa che prova a depistare l’opinione pubblica sulle risorse stanziate rispetto agli effettivi bisogni. Settori chiave che nel corso di questi anni ci siamo presi la briga di evidenziare. Irrigazione Bonifica Promozione dell’agroalimentare in particolare vino e latte. Per questi, abbiamo depositato due specifici emendamenti fino ad ora ignorati. E non per scarsa disponibilità.

Tanti soldi, ma per far cosa?

Grazie a risorse messe in campo anche dallo Stato sono 500 i milioni€ totali a disposizione dove 230 provengono dalle casse provinciali.

Si spacciano per impegni straordinari, stanziamenti del tutto ordinari. Come quelli del turismo o degli incentivi alle ristrutturazioni delle strutture ricettive. Peggio va per spese che non era certo il caso di fare in questi tempi difficili. Mi riferisco a quelle per l’aeroporto Catullo o la partecipazione ad ITAS.

Lo avevamo detto in tempi non sospetti.

Rimodulando gli stanziamenti, rimandando pagamenti ed impegni che si sarebbero potuti effettuare dopo l’estate, si sarebbero potuti stanziare fondi fin da subito. Ma che questa maggioranza guardi il proprio tornaconto elettorale rispetto all’utilità collettiva siamo ormai più che abituati.

Spariti i fondi riservati al Primiero

Cito tra tutti, un esempio a mio avviso abominevole commesso quando ancora il peggior problema che il Trentino aveva fino a quel punto vissuto era stata Vaia. Con la scusa di ristorare i danni prodotti dalla tempesta del secolo, questa Giunta eliminò il Fondo di riserva di Trentino Sviluppo. A memoria valeva più di 9 milioni€. Li avevamo lasciati dalla precedente legislatura come base finanziaria di partenza per realizzare il collegamento San Martino Passo Rolle. La lega invece, si è affrettata ad assegnarli in un’unica soluzione ad un paio di soggetti privati in Val di Sole come ristoro dei danni subiti. 

Giusto o sbagliato che sia – chiedo – bisognava correre a darli a due soggetti a scapito di un’intera valle? 

La zona del Primiero è in difficoltà e molti sono gli alberghi in vendita. L’impianto avrebbe potuto dare nuovo slancio specialmente perché è l’unico cantierabile tra la decina di ipotizzati e largamente promessi dalla lega in lungo e in largo per tutta la Provincia. E nel regime delle promesse, si insiste. Si ipotizzano strumenti per salvare gli alberghi, con ipotesi che fanno gelare il sangue nelle vene, come il leaseback. Sarà vero? 

Qualcosa di certo è necessario fare, migliorando lo strumento che provammo a mettere in campo noi la scorsa legislatura. La correzione di quella manovra potrebbe essere una soluzione molto interessante. Ne chiederemo sicuramente conto in una specifica interrogazione.