L’AGRICOLTURA BIODINAMICA? SE CREDETE AI RAGGI COSMICI.

Da Michele Dallapiccola

Secondo il Senato della Repubblica italiana oggi è possibile! Può suonare strano ma forse è bene parlarne anche se riguarda un fatto nazionale. A conclusione di queste valutazioni sotto, vedremo insieme un semplice perché. 

Metodo Biodinamico. Di cosa si tratta?

Questa espressione gode di un’ottima e immeritata fama. Se la parola agricoltura biologico è legata a qualcosa che ti fa bene il “biodinamico” può sembrare qualcosa che ti fa ancora meglio. Un gradino in più rispetto al biologico e un gradino in più per la tutela della salute. Biodinamico a ben vedere però non è sinonimo di salute al quadrato per te e per i tuoi cari. Si tratta di una pratica agricola degna da libro di astrologia. 

 

Sentite che storia!

I disciplinari internazionali comprendono l’uso di preparati a base di letame infilato nel cavo di un corno di una vacca. Deve aver partorito almeno una volta. Il corno, una volta riempito, viene sotterrato per fermentare durante l’inverno e recuperato nei giorni prossimi alla Pasqua. Successivamente viene sottoposto alla fondamentale operazione di miscelazione e dinamizzazione con acqua tiepida di sorgente, pozzo o piovana. La lavorazione ha una durata di circa un’ora e può essere effettuata manualmente, ma anche tramite macchine speciali

 

Secondo le regole, le corna della vacca durante la sua vita, catturano i raggi cosmici. Quando sarà morta o a corna espiantate, il letame in quei corni, seppelliti e diseppelliti in funzione di combinazioni astrali, riceverà le forze eteriche astrali. Sono catturate dalla punta del corno. Il potere di quel letame quando sarà disseminato sul campo aumenterà a dismisura. 

 

L’agricoltura biodinamica considera il terreno, l’uomo e gli animali come parti integranti del cosmo e sensibili alle sue regole e influenze. Così afferma la Società Antroposofica, fondata da Steiner nel 1913. E’ considerata dai suoi sostenitori una “scienza dello spirito”. Dalla comunità scientifica, invece, una “pseudoscienza”.  In sintesi, la dottrina di Steiner è una pratica terapeutica che si occupa dell’uomo nella sua complessità psicologica, fisica ed energetica. Gli consente di vivere in sintonia con le forze della natura.

 

Steiner scrive anche che le influenze cosmiche che vengono espresse nella pianta, provengono dal centro della terra e sono indirizzate verso l’alto. Quindi, prendiamo pianta particolarmente ricca di queste influenze cosmiche che viene mangiata da un animale. Ebbene il letame che quell’animale produce sarà migliore per il terreno dove quella pianta cresce. Sarà il risultato di aver mangiato quello specifico foraggio.

 

L’agricoltura biodinamica intende produrre alimenti che siano in grado di nutrire non solo “fisicamente” l’essere umano ma pure “spiritualmente”. Li mette in armonia con la natura e l’universo grazie all’influenza reciproca di terreno, piante, animali e uomini. Non a caso nella produzione biodinamica gioco un ruolo centrale anche il calendario lunare. Si ritiene che il moto del satellite influenzi lo sviluppo di una pianta a seconda del segno zodiacale in cui si trova. Per questo gli agricoltori biodinamici scelgono il momento per seminare e per piantare in base alle forze cosmiche attive in quel momento. La Luna, Giove, Mercurio, Saturno. 

 

Queste forze astrali tuttavia hanno bisogno di un processo produttivo che ruota intorno a un compost e a otto preparati biodinamici. Cornoletame, cornosilice, camomilla, corteccia di quercia, tarassaco, achillea, ortica, valeriana. Le pratiche “magiche” promosse nella biodinamica contemplano la fertilizzazione del suolo. Si utilizzano “vesciche urinarie di cervo maschio riempite di fiori di achillea lasciati seccare in estate”. Oppure l’uso di crani di animali riempiti di corteccia. La derattizzazione dei terreni attraverso la cattura dei topi vivi, scuoiati e bruciati per poi spargerne le ceneri sui campi.

 

L’agricoltura biologica sta a quella biodinamica come l’astronomia all’astrologia. 

Entrambe contemplano lo studio del moto degli astri, entrambe riconoscono pianeti e stelle e costellazioni; eppure, nessuno si sognerebbe di equiparare per legge l’astronomia, una scienza, all’astrologia, una forma di pensiero magico. Il fondamento antiscientifico dell’astrologia ne impedisce l’equiparazione, anche se si potrebbe dire che la meccanica celeste è compatibile e incorporata nell’astrologia. E’ tuttavia l’esistenza di influenze siderali sulla nostra esistenza che rende imparagonabile una disciplina scientifica con una magica. L’astrologia ci racconta gli oroscopi.

 

Ecco, l’Italia.

Siamo uno dei Paesi più avanzati del mondo e nel nostro Senato si discute di un’attività che usa le corna di vacca come un’antenna parabolica.

Ora manca solo l’ok definitivo della Camera dei deputati. Sono previsti perfino dei finanziamenti pubblici. Arriveranno anche alle aziende agricole che ricorrono a tecniche non puramente biologiche ma, appunto, biodinamiche. Il patto è che siano rispettati i disciplinari e i requisiti stabiliti a livello europeo e nazionale per il biologico. 

 

Quindi, secondo i relatori della legge in Senato, noi dovremmo equiparare la produzione biologica. Partica invece di taglio scientifico ottenuta a partire da un disciplinare che esclude o ammette certe attività senza chiamare in campo energie cosmiche. In biodinamica ad esempio si arriva a proibire anche l’uso del rame e dello zolfo. Guarda un po’, però, non in viticoltura.

 

Male non fa. Ma ci sono coseguenze?

Beh, se l’introduzione di questi rituali magici ne fosse priva, nessuno avrebbe nulla da ridire. Però che tutto ciò, costa sia al produttore, che al trasformatore che al consumatore finale. Quanto? Una cifra importante che in percentuale va al marchio “biodinamica Demeter” unica detentrice di marchio autorizzazioni e disciplinare. Una sorta di esclusiva che da buona multinazionale fa di questi diritti ampia ragione di reddito. 

 

Perchè va bene cosi.

Perchè alla fine usa prodotti naturali privi di chimica, ricchi di impegno. Profuso da chi ne ama l’approccio filosofico. Nulla di nocivo insomma. Unico neo, molto esoterismo, assenza di validazione scientifica.

 

Ora giudicate voi. Ecco il vulnus.

I prodotto biodinamici vengono fatti pagare di più, perché rispetto al loro equivalente biologico aggiungono una seconda certificazione. Non si capisce a cosa serva, se le produzioni dovrebbero essere equiparate. Ed è pure mediata da un ente privato. Comporta obbligatoriamente cornoletame, cornosilice, calendario cosmico, dinamizzazione e diffusione omeopatica dei prodotti (per tacere del resto). Se si vuole tutelare il biologico, perché è necessario equiparare ad esso questo biologico con alcune pratiche agronomiche in più o in meno. A magia aggiunta obbligatoria? E perché bisogna avvantaggiare una multinazionale che, per ogni azienda biodinamica, guadagna una quota di fatturato e altro ancora? Ecco, chi pratica filosofia anziché scienza e paga un unico privato per certificarne l’autenticità non dovrebbe ricevere finanziamenti pubblici. Questo almeno no. 

 

Ne ho voluto parlare perché tra pochi giorni discuteremo in Consiglio provinciale a Trento la legge di riforma del settore biologico. 

 

C’è del populismo che serpeggia anche tra i membri della nostra giunta. Non vorrei fosse in qualche modo stimolato a dar credito alle teorie di cui sopra. Qualora ciò accadesse non mi stupirebbe affatto ma mi rattristerebbe assai.