Valle del Sadole. L’eterno sogno del Vanoi.

Da Michele Dallapiccola

Tra le tante promesse fatte da questa amministrazione provinciale non ho ancora sentito parlare del Tunnel sotto il passo Sadole. O forse no ci ho fatto caso.

 

Il Passo Sadole, guardando verso il Refavaie, ad est


Strano non lo abbiano ancora inserito nell’elenco delle opere date per bell’e finanziate col Recovery Fund.

 

La faccenda è seria perché riguarda la vita di una Comunità.

E non c’è vita nelle valli se non ci sono servizi adeguati. E tra questi, una viabilità dignitosa è uno dei servizi più importanti

Ne sa qualcosa la zona di Lauregno e Proves. Propaggine meridionale della Val d’Ultimo affacciata come dicono loro su terra italiana. Han fatto, han fatto, finché il tunnel per collegarsi alla terra madrelingua natia sono riusciti a farselo fare.

 

Qui sarebbe stata un’altra storia. Sarebbe stato un modo per unire il Vanoi alla Val di Fiemme. Con tutti gli indiscutibili vantaggi del caso. Purtroppo gli anni d’oro dei bilanci del Trentino sono passati. Va detto per onestà che quegli anni regalarono comunque al ridente Vanoi una signora opera. La galleria Totoga.

 

Ma si può ancora sperare?

 

La Valle del Sadole guardando la Val di Fiemme


Oggi ad esser cambiate non è soltanto la condizione delle casse della Provincia ma anche la sensibilità ambientale. Devastare una zona così selvaggia e incontaminata come la valle del Sadole sarebbe inaccettato e inaccettabile. E con buona pace dei “Canalini”, al Trentino va bene così.

 

 

Il Torrente Sadole in prossimità del Rifugio Cauriol


Farebbe bene invece la Provincia a spingere sull’altro versante viario. La galleria sotto la Pala Rossa sulla SR50 stenta a partire. Firme di accordi se ne continuano a notiziare. Soddisfazione se ne racconta tanta ma una data di partenza dei lavori ancora non esiste. Chi se ne importa. Un’amministrazione Provinciale che si rispettasse, dovrebbe emettere un bollettino al mese sullo stato dell’opera. Invece, dalle elezioni ormai distanti tre anni si è saputo davvero poco e tutto tace. 

 

Risultati per il Primiero e per il Vanoi ed il Mis?

Nulla al nord, col progetto del collegamento funiviario con il passo Rolle in stato comatoso, nulla a sud con la viabilità ancora angusta.

 

Credo che al Primiero non basti portare vicinanza ai comuni più remoti e parlare bene dei loro formaggi, forse sarebbe il caso di spingere per qualcosa di più concreto. Dico, forse.