Meraviglioso Garda Trentino. Peccato per la tassa.

Da Michele Dallapiccola

Il Garda Trentino è fortunato. Ha un meraviglioso territorio, un ottimo sistema di strutture turistiche, un altrettanto ammirevole apparato della promozione. E con le nuove nomine in Azienda Promozione Turistica continua ad avere anche un formidabile presidente. Da neoeletto, in queste ore ha rilasciato un’intervista sui quotidiani locali. 

Lo ha fatto nello stile che gli è proprio, quello di imprenditore capace e responsabile. A costo, pur di raggiungere il suo scopo di trasmettere messaggi difficili da comunicare. In questo caso, l’eccesso di enfasi degli aspetti positivi ha preso il predominio fino, a parer mio, a stravolgere il messaggio. Detto in buon volgare si è cercato di “indorare la pillola”. Riguardo a cosa? Vediamolo insieme.

 

4 milioni per il Turismo dell’Alto Garda sono un titolone! 

Un messaggio talmente buono da fare sobbalzare di felicità qualsiasi imprenditore turistico locale. Anche perché arriverebbero da un governo provinciale politicamente allineato con l’amministrazione locale come un traguardo, una sorta di elargizione della politica. A ben vedere le cose non stanno proprio così.

 

Proviamo a radiografare il messaggio cercando di capirne i veri retroscena.

 

Parto con il confermare che non si tratta di una bugia, piuttosto di una previsione. Tanto verosimile quanto pur sempre una previsione. Solo che per poter ottenere questi fondi, i bravi imprenditori locali dovranno accollarsi una serie di oneri che di simpatico non hanno proprio nulla. Perché? 

Innanzitutto i 4 milioni saranno il frutto di un aumento della tassa di soggiorno. Cioè qualora raccolti, saranno il prodotto dell’antipatico compito di ogni albergatore. Dovrà chiedere più soldi ai propri ospiti. E questo provvedimento, è voluto dalla lega proprio nel momento più brutto che il turismo Trentino ricordi: l’immediato post-Covid. Ce n’era davvero bisogno di farlo ora?

 

Cari imprenditori turistici, mano al portafoglio!

Non è finita. Anche se si affronterà con successo questo imbarazzante compito – tutto imposto, come ripeto – e si raccoglieranno i 4 milioni€, questi, rimarranno alla località solo se gli imprenditori locali si impegneranno a metterci pari cifra di tasca loro.

 

Ora, il Garda raccoglie dai privati, cifre da sempre molto basse. Mi si conceda il beneficio di imprecisione citando un dato a memoria: circa 600mila€.

Nel caso, per ottenere i famosi 4 milioni del titolo di giornale, la Busa dovrà autotassarsi di ulteriori 3.400.000€. Si stanno cercando degli escamotage per non chiederli tutti ai privati. E per fortuna. Ad esempio pare che i fondi della biglietteria del Bastione, transiteranno sui conti dell’APT. Reggerà contabilmente questa interpretazione della norma? A proposito, sarebbe già buono, intanto, che Bastione e biglietteria ricominciassero a funzionare al più presto possibile. Altro che incassi che transitano per l’APT.

 

L’Alto Garda ha sempre vissuto male questo suo stato di “gallina d’oro” per la Provincia. La confusione che regna sull’applicazione di questa nuova norma sul turismo non fa sperare in nulla di buono. 

 

Auguroni dunque a tutti gli imprenditori locali.

Che la stagione turistica possa partire alla grande e che la raccolta fondi con il nuovo aumento della tassa di soggiorno possa procedere nel migliore dei modi.

 

Dopodiché se vorranno tenersi il malloppo, mano al portafoglio. Con buona pace dei padri della riforma.