Dalle valli del Trentino

Da Michele Dallapiccola

Il lavoro di un consigliere non si esaurisce nell’aula del Consiglio provinciale, in Commissione legislativa o in Ufficio.

Per lavorare bene, le questioni vanno guardate da vicino; si comprendono molto meglio. Ecco perchè è importante anzi, necessario, frequentare le località del Trentino dove sorgono i problemi. Da quando il termine del lockdown ce lo ha nuovamente permesso di fare, cioè da qualche settimana, abbiamo ripreso a frequentare i luoghi del Trentino dove più si fanno sentire le criticità di natura politico amministrativo. Di solito accade il venerdì. 

 

Oggi è toccato alla Val di Sole.

Siamo partiti da Pellizzano dove abbiamo tenuto una piccola conferenza stampa. APRITE QUI PER TROVARE IL RESOCONTO COMPLETO. Coadiuvati dal rappresentante della sezione del PATT di Valle Gianluca Zambelli, abbiamo voluto denunciare la pesante incongruenza dell’atteggiamento dell’attuale governo provinciale di fronte alla chiusura di un servizio sanitario periferico. Prima di governare i leghisti, a parole, avrebbero aperto ospedali e punti nascita ovunque. Oggi governano con noncuranza lasciando scoperte attività sanitarie in ogni luogo e in ogni dove. Quassù, hanno chiuso il Punto organizzato per i Prelievi ma sono assai diffuse le gravi carenze che affliggono la medicina generale.

I due più recenti casi che mi sono stati segnalati in questi giorni si stanno verificando a Caldonazzo e in Val di Ledro. Tutto, nonostante il fortissimo impegno profuso nel tentativo di risolvere questo problema da parte delle amministrazioni comunali di riferimento.

 

La lega tenta invano di emanciparsi dal proprio stato di forza politica populista.

Non deve essere facile passare da anni di gazebo e raccolte firme al governare una Provincia Autonoma. Ma dell’esperienza in fieri, lo abbiamo già ripetuto molte volte, non possono  farsene carico i poveri trentini. I disservizi provocati da un modo di amministrare provinciale quantomeno discutibile, potrebbero venire facilmente evitati se solo si volessero ascoltare i consigli di tutti, anche quelli che arrivano da tutti i Consiglieri, anche quelli di minoranza.

 

Un giro tra le strutture turistiche della Val di Sole

Il resto della giornata ha continuato portandoci a trovare alcuni imprenditori del settore. Molta rassegnazione, a causa della situazione determinata dalla pandemia e dal governo. Il registro della critica è sempre lo stesso: gli operatori evidenziano scarsa capacità organizzativa, assenza di visione e tanta tanta confusione nell’erogazione dei servizi, dei contributi e dei Ristori

 

La riduzione della burocrazia rimane ancora una chimera ed è estremamente sconcertante dover subire una riforma del settore turismo e un aumento della tassa di soggiorno in questo periodo così devastante è complicato. 

 

Se è vero dunque che due anni sono ancora lunghi da far passare ciò che percepiamo dai nostri sostenitori è un fortissimo incoraggiamento ad organizzarci nel più breve tempo possibile.

 

Il Trentino va tolto dalle mani della Lega e va consegnato ad una compagine di persone che se ne prendano cura con competenza ed impegno. Il tempo ed il modo di farlo ci sono.