Voglia di aria aperta, voglia di libertà

Da Michele Dallapiccola

Un’esternazione personale? Più che comprensibile visto il periodo trascorso. In realtà un’ottimo stato d’animo da trasformare in sostegno anche per il turismo trentino. Scopriamo insieme come e perchè.

Quella che sta per partire è una stagione come mai ne sono state di tanto attese. E anche se gli ospiti tardano ad arrivare, timidamente arrivano le loro prenotazioni. Poche le caparre, ma l’ottimismo si avverte. I nostri lungolago e i nostri sentieri di montagna stanno cominciando a riempirsi di nuovo. 

 

Un rumore di sottofondo preoccupa tutti. E’ quello prodotto dalla variante indiana, la Delta che a quanto pare però, non è in grado di “bucare” il vaccino. Alla preoccupazione di nuovi lockdown si risponde dunque con l‘impegno a vaccinarsi e a consigliare a tutti quelli che abbiamo intorno (e che non lo hanno ancora fatto), di procedere al più presto.

 

Ieri ho avuto occasione di partecipare ad una bella manifestazione a Torbole, la ONE HOUR CLASSIC.

Un giretto tra l’efficientissimo Circolo Surf Torbole (che la organizza) e il lungolago mi provocato questi alcuni pensieri. 

 

Stanno partendo le attività turistiche e sportive. Saranno luce sul buio inverno trascorso. Faranno dimenticare ai nostri operatori turistici la tragedia planetaria? Anche perchè, a corollario, la politica, specie trentina, ce ne ha messo del suo. Non serve insistere e ricordare che al dramma della pandemia in Trentino abbiamo voluto affiancare una riforma del settore turismo portata avanti nel pieno della crisi e che nei prossimi mesi arriverà anche l’aumento della tassa di soggiorno. Con l’Autonomia di poter attivare ancor maggiori ristori rispetto allo Stato usata male e comunque peggio rispetto al vicino Alto Adige. 

 

C’è qualcosa che ciascuno di noi può fare, per dare una mano al turismo trentino?

Al di là dell’osservare le mancanze altrui, è anche giusto proporre qualcosa, lanciando qualche stimolo. Posto che la ricchezza che produce – 3 miliardi€ di PIL all’anno – la Provincia li ridistribuisce gestendo poi il Trentino (almeno così dovrebbe essere) per tutti.

 

Premetto che l’invito a trascorrere le vacanze in Trentino ai trentini, mi sembra un po’ sciocco, oltre che inutile. Sa di autarchia da ventennio, e in tutta onestà, fa un po’ ridere. Tra l’altro gli arrivi a pieno regime in Trentino sfiorano i 6 milioni di persone. Poco influirebbe il movimento interno. Oltre al fatto che ciascuno ha il diritto a passare le sue vacanze un po’ dove gli pare.

 

Ci sono però tutte le opportunità offerte dalle domeniche fuori porta e dal tempo libero. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Se questi assaggi di Trenino, li promuoviamo con nostri social e invitiamo i nostri amici a fare lo stesso diventiamo un ottimo strumento di sistema. Insomma l‘unione fa la forza e questa tragedia ci ha insegnato molte cose importanti. Ad esempio:

 

ci siamo tutti accorti che il disagio del traffico e la presenza di molte persone sulle nostre strade d’inverno e d’estate andranno senz’altro gestite ma intano sono una grandissima soddisfazione anche economica per tutti. 

 Buona estate Trentino