Un’esternazione personale? Più che comprensibile visto il periodo trascorso. In realtà un’ottimo stato d’animo da trasformare in sostegno anche per il turismo trentino. Scopriamo insieme come e perchè.
Quella che sta per partire è una stagione come mai ne sono state di tanto attese. E anche se gli ospiti tardano ad arrivare, timidamente arrivano le loro prenotazioni. Poche le caparre, ma l’ottimismo si avverte. I nostri lungolago e i nostri sentieri di montagna stanno cominciando a riempirsi di nuovo.
Un rumore di sottofondo preoccupa tutti. E’ quello prodotto dalla variante indiana, la Delta che a quanto pare però, non è in grado di “bucare” il vaccino. Alla preoccupazione di nuovi lockdown si risponde dunque con l‘impegno a vaccinarsi e a consigliare a tutti quelli che abbiamo intorno (e che non lo hanno ancora fatto), di procedere al più presto.
Ieri ho avuto occasione di partecipare ad una bella manifestazione a Torbole, la ONE HOUR CLASSIC.
Un giretto tra l’efficientissimo Circolo Surf Torbole (che la organizza) e il lungolago mi provocato questi alcuni pensieri.









Stanno partendo le attività turistiche e sportive. Saranno luce sul buio inverno trascorso. Faranno dimenticare ai nostri operatori turistici la tragedia planetaria? Anche perchè, a corollario, la politica, specie trentina, ce ne ha messo del suo. Non serve insistere e ricordare che al dramma della pandemia in Trentino abbiamo voluto affiancare una riforma del settore turismo portata avanti nel pieno della crisi e che nei prossimi mesi arriverà anche l’aumento della tassa di soggiorno. Con l’Autonomia di poter attivare ancor maggiori ristori rispetto allo Stato usata male e comunque peggio rispetto al vicino Alto Adige.
C’è qualcosa che ciascuno di noi può fare, per dare una mano al turismo trentino?
Al di là dell’osservare le mancanze altrui, è anche giusto proporre qualcosa, lanciando qualche stimolo. Posto che la ricchezza che produce – 3 miliardi€ di PIL all’anno – la Provincia li ridistribuisce gestendo poi il Trentino (almeno così dovrebbe essere) per tutti.
Premetto che l’invito a trascorrere le vacanze in Trentino ai trentini, mi sembra un po’ sciocco, oltre che inutile. Sa di autarchia da ventennio, e in tutta onestà, fa un po’ ridere. Tra l’altro gli arrivi a pieno regime in Trentino sfiorano i 6 milioni di persone. Poco influirebbe il movimento interno. Oltre al fatto che ciascuno ha il diritto a passare le sue vacanze un po’ dove gli pare.
Ci sono però tutte le opportunità offerte dalle domeniche fuori porta e dal tempo libero. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Se questi assaggi di Trenino, li promuoviamo con nostri social e invitiamo i nostri amici a fare lo stesso diventiamo un ottimo strumento di sistema. Insomma l‘unione fa la forza e questa tragedia ci ha insegnato molte cose importanti. Ad esempio:
ci siamo tutti accorti che il disagio del traffico e la presenza di molte persone sulle nostre strade d’inverno e d’estate andranno senz’altro gestite ma intano sono una grandissima soddisfazione anche economica per tutti.
Buona estate Trentino