A proposito di Regione, a proposito di A22.

Da Michele Dallapiccola

La momentanea mancata elezione di Fugatti, a Presidente della giunta di questo ente – almeno per gli addetti ai lavori – è un fatto di una gravità enorme. 

 So benissimo invece che questi accadimenti sono insignificanti per la curiosità collettiva. Sulla cronaca, questi fatti amministrativi ormai rimangono relegati all’interesse di pochi addetti ai lavori. Anche se, va detto, l’improvvida uscita durante un suo discorso, di un componente della maggioranza, (per la nota questione del pigiama party) una sua importanza l’ha avuta. Almeno, ha acceso un po’ di attenzione su questi argomenti. Per certi versi (assai pochi a dir la verità) va ringraziato.

 

Aiuta il pubblico a guardare con maggior attenzione certi argomenti complessi, nella migliore delle ipotesi spesso ignorati. Anche perché anche dai diretti interessati arrivano “pochi messaggi, ma ben confusi”.

 

Da un lato, abbiamo un Fugatti che nelle parole si proclama come il più autonomista tra gli autonomisti. Dall’altra, l’operatività amministrativa della lega che manifesta scarsissima coesione con l’altra isola Autonomista provinciale italiana: l’Alto Adige. Benché ogni tanto, dal bavero della giacca, il presidente, provi ad esibire con discutibile autorevolezza, la spilletta dell’ASAR.

 

La questione Regionale

A noi sarebbe piaciuto sapere come è stato ricompattato il programma regionale tra lega e SVP. Almeno su alcune importanti questioni.

Quale sia la visione del prossimo teorico presidente della Regione TAA, su alcune delicate questione, mi è riuscito davvero difficile capirlo. E a poco hanno aiutato in tal senso i numerosi interventi dei consiglieri di maggioranza spogli di qualsivoglia argomentazioni di costrutto politico. Capita così quando si vuole intervenire ad ogni costo, quando si vuole cercare di dissimulare l’esistenza di un problema, allora ci si mette ad improvvisare e a divagare. Specie nelle discussione d’aula del Consiglio. A quel punto è facile inciampare su qualche buccia di banana specie se il proprio bagaglio culturale ne ha i marciapiedi pieni. 

 

L’SVP che dice?

Per quanto riguarda gli interessi del nostro partito di riferimento dentro alla regione, che è l’SVP, sappiamo che è stato chiesto che la competenza agli enti locali venga definitivamente scorporata e messa in capo alle due province. Da un lato avrebbe un elevato senso tecnico amministrativo, dall’altra si avverte fortissimo il rischio di svuotare ulteriormente la regione. Per ovviare, si potrebbe cercare di vicariare la competenza persa con nuovi programmi di indirizzo e soprattutto di precisa garanzia per le due province.

 

La più importante e la più corposa delle partite da giocare è quella relativa all’accordo sulla modalità di rinnovo di concessione della A22 

Alla fine qualcuno di voi lo ha capito? Sono prevalsi gli indirizzi dati dalla provincia di Trento? Dunque si chiederà un’ulteriore proroga “rebus sic stantibus”? O i soci privati verranno liquidati e si tornerà a ragionare su una concessione solida e compiuta che permetta di ragionare di nuovo di importanti investimenti anche sul territorio trentino effettuati da un’integrale matrice pubblica? I soci privati verranno liquidati? Quando? con quanto?

 

Dal discorso programmatico del presidente, io non lo ho capito. Da questo punto di vista, la lega è stata davvero evasiva. Ed è un peccato perchè sono nostri partner di governo nel sostegno all’SVP in giunta regionale. E l’affidabilità dovrebbe andare di pari passo con la chiarezza e la lealtà.