Per una democrazia evoluta, ho sempre pensato che una delle più alte espressioni di civiltà fosse detenere la garanzia politica dei diritti fondamentali della persona. Oltre alla salute, quello alla casa è uno tra i fondamentali.
Per agevolare l’esercizio di questo impegno, l’Autonomia trentina, si è da tempo dotata di uno specifico Ente, ITEA, che si occupa di amministrare un vastissimo patrimonio immobiliare. A capo di questo Istituto, la Provincia riserva alla giunta la facoltà di nominare il consiglio di amministrazione compresa la sua carica di vertice. Nei ricordi della cronaca, è ancora fresca la critica che arrivò all’Amministrazione Rossi.
La scelta era mossa dal desiderio di evitare a tutti costi il caso in metafora di “VOLPE A GUARDIA DEL POLLAIO”.
Così la nomina venne fatta ricadere su una persona che stimo molto anch’io e che aveva un curriculum completamente disassato rispetto alla competenza dell’Ente. Eppure, le reazioni della politica d’opposizione apostrofavano la persona nominata ricordandolo invece per la nobile professione della sua famiglia d’origine.
Ne so qualcosa perché spesso qualche bruto anche in Consiglio Provinciale, tra il grezzo ed il faceto mi appella come “pecoraio”. Non sanno di riempirmi d’orgoglio. Non sanno quanto io sia grato alle mie origini e a quello che ho imparato stando accanto a mio padre. Così, dev’essere accaduto anche al Presidente ITEA che in questi giorni ha concluso il suo secondo mandato. La saggezza, la consapevolezza e la sua capacità di relazionarsi con il mondo circostante gli hanno permesso di ottenere ottimi risultati amministrativi. Come ha saputo in seguito dimostrare, Rossi incaricò una persona di estremo buon senso.
Oggi la giunta cambia strada.
Pressata dalle critiche popolari per essersi ritrovata a governare povera di competenze, combatte coi mezzi che ha.
Ha superato con noncuranza l’impatto degli scarni curricula delle molte persone vicine a questa maggioranza.
Ha bypassato la discutibilità di alcuni dei segretari, costringendoli alle dimissioni.
Ora, prova ad organizzare una controffensiva e, con l’ultima proposta di nomina a capo dell’ITEA, sembrerebbe riuscirci. Utilizzo il condizionale perché a ben vedere qui di competenza non ne manca, specie di settore. Al punto che la giunta si è affrettata a rimarcare che non c’è incompatibilità. Ed io mi voglio fidare. Anche se, senza andare a scomodare la professione paterna anche di questa potenziale presidente, come è stato fatto per altri, le relazioni con il mondo immobiliare, pur in via indiretta, ci sono tutte.
La giunta le avrà sicuramente già pesate ed considerate, specie perchè da come la conosco, la nuova Presidente ITEA è una persona dall’onestà cristallina.
Auguri di buon lavoro, allora!