Folgarida-Marilleva, ecco la nuova società delle funivie. Nel 2021 un polo unico con Campiglio.

Da Michele Dallapiccola

Vi piace il titolo? Peccato si tratti di un articolo scritto qualche annetto fa e precisamente giovedì, 21 settembre 2017.

 

Racconta che sta iniziando a definirsi un progetto di “cordata trentina” vincitrice della gara d’appalto Funivie Folgarida Marilleva. I diversi attori territoriali definiscono assieme alla Provincia la loro partecipazione all’operazione, che ha come obiettivo realizzare uno dei poli di attrazione turistica invernale più importanti del Trentino, con 150 chilometri di piste nelle due valli interessati, val Rendena e valle di Sole 

Il progetto di riqualificazione rilancia il demanio sciistico con la prospettiva di arrivare, entro il 2021, alla costituzione di una società unica derivante dalla fusione di Funivie Madonna di Campiglio e le Società funiviarie della Val di Sole.

 

Il tutto verrà suggellato dalla sottoscrizione di un Protocollo d’intesa tra la Provincia, le Funivie Madonna di Campiglio spa, la Sviluppo Aree Sciistiche spa, il val di Sole group srl e la Finanziaria trentina spa in rappresentanza dei cosiddetti “soci finanziatori”.

L’obiettivo di fondo dell’operazione è quello di dar vita ad un soggetto unico, anche giuridicamente, capace di governare in maniera  efficace e razionale le scelte dell’intero comprensorio. 

Come sia andata a finire questa storia l’avete visto dalla cronaca dei mesi scorsi. Qui sopra uno dei vari articoli con i quali la stampa ha voluto raccontare il sorprendente dietro front.

 

Sembra quasi di leggere dalla locandina di un famosissimo film di Woody Allen. Il film se lo sono visto proiettare i solandri, la sceneggiatura gliel’hanno scritta in Val Rendena.

 

Ma non può finire così

Pur vivendola con grande tristezza, dal punto di vista politico, le persone che ci avevano creduto se ne sarebbero fatte una ragione non fossero occorse, anche sulla stampa, esternazioni pubbliche ad agitare coltello nella piaga.

 

E’ successo questa settimana. Nell’assemblea della nuova APT Madonna di Campiglio, la giunta provinciale ha cercato di imbonire i presenti rappresentando gli aspetti positivi della sua riforma del comparto. Lo scopo è sicuramente quello di “indorare la pillola”. La tassa di soggiorno aumenterà e in parte finirà a Trento. Ci sono problemi col personale ed è palese che sono ancora gravi le lacune e le difficoltà a far funzionare bene e con meno soldi un ambito che parte da Darzo e arriva fino al Campo Carlo Magno.

 

Dalla giunta ecco allora la manovra diversiva. Si grida: “l’ambito è già troppo piccolo!” 

Ma sullo stesso tavolo sono presenti anche le funivie Campiglio. Reduci da un recente ostruzionismo operativo che ha portato alla mancata chiusure dell’accordo presentato in apertura, lanciano un progetto a KM zero (come quelli che vanno bene in agricoltura!): il Baby Parco a Campo Carlo Magno!  

 

Insomma “mettetevi d’accordo!”: ci verrebbe da dire. Abitate pure nello stesso comune, che diamine! Un’amministrazione sente stretto il proprio l’ambito. L’altra, grazie al tramite degli impianti potrebbe espanderlo. Ma limita i pensieri entro i propri confini. Invece di ingaggiare un percorso per arrivare a meritarsi il titolo del  più grande Circus Sciistico Provinciale preferisce limitarsi a un molto più prudente Baby Parco. 

Ripeto il riassunto di quello che ho capito io: “allarghiamo!” grida la giunta, “baby parco!” gridano le imprese. 

 

A farsene una ragione questa volta sarà la Val di Sole, nel triste silenzio della sua – un tempo orgogliosa – APT.