Maltempo che disperazione

Da Michele Dallapiccola

Si sgolano, i meteorologi, a spiegarci che è colpa del cambiamento climatico.

Ma tutti facciamo fatica a capire perchè da qualche anno a questa parte dobbiamo subire disastri come quelli di ieri sera. A risentirne il sistema delle infrastrutture pubbliche e private e naturalmente l’agricoltura. Ed è in momenti come questi che si capisce quanto sia importante il contributo di ciascuno di noi per ridurre le emissioni di Gas Serra.

 

Molti sono i comportamenti sociali alla portata di tutti per migliorare lo stato di salute del nostro pianeta e della propria qualità di vita e di lavoro. Per il tessuto economico poi, ne ha uno in più. Ne parliamo qui, a seguire

 

Nei luoghi dei disastri, la politica corre a portare solidarietà.

E’ giusto, e non potrebbe essere altrimenti. Non va bene quando prevarica il proprio ruolo di grande regista. Mi spiego meglio. Per contribuire in forma pubblica ai danni, non esistono strumenti finanziari o normativi ad personam. O meglio non ce ne sono se non in casi estremi, particolari ed attivabili solo a seguito di procedure amministrative assai complesse. Va segnalato ed ottenuto da Roma e da Bruxelles lo stato di calamità naturale. Solo in seguito possono essere stanziati strumenti appositi. Comunque da concordare. Capite insomma che si tratta di atti piuttosto complessi e forse troppo costosi per un’amministrazione provinciale, tra l’altro appena uscita dal lockdown. 

 

Ancora una volta dunque, anche da chi fa controllo sul governo provinciale, arriva la raccomandazione ad assicurarsi. E’ utile approfittarne come sta facendo chi amministra in Provincia ora. Sui capitoli di spesa destinati alla riduzione di costo delle polizze assicurative agricole ci sono buone disponibilità finanziarie. Le ha ottenute in particolar modo la Provincia di Trento, collaborando strettamente con quella di Bolzano (che pure ne beneficia in maniera importante). Fu un lavoro attivato grazie alla regia del Codipra sostenuto da un grande impegno politico del passato. L’effetto di questa trattativa ha più che raddoppiato i fondi dedicati alla riduzione delle polizze. Un montante che nella PAC 2007-2013 era fermo a circa 20 milioni€/anno.

 

Assicurarsi é un diritto di tutti.

Ma è un diritto anche quello di non credere alle promesse di facili ristori da parte della politica. Ad aspettarli e a crederci, si rischia di attendere invano perdendo il treno di una polizza assicurativa resa conveniente dai contributi Europei.

Costò tanta fatica recuperarli nel corso della scorsa legislatura.